
Forze dell'ordine in viale Monza (Ansa)
Milano, 8 aprile 2017 - Momenti di terrore questa mattina intorno alle 7.30 in viale Monza, all'altezza del civico 38, nei pressi di un negozio di kebab. Un cittadino extracomunitario ha minacciato passanti, brandendo coltelli, in evidente stato di alterazione. Immediatamente è scattato l'allarme e sul posto sono intervenute le volanti della polizia che hanno cercato in ogni modo di calmare e fermare l'uomo.
Prima hanno utilizzato spray urticante per bloccarlo, ma quando l'uomo si è scagliato contro un poliziotto, all'agente non è rimasto altro da fare che fare fuoco con la pistola, ferendolo a una gamba (GUARDA IL VIDEO). Quattro i colpi esplosi. L'uomo è stato trasportato in codice rosso al San Raffaele ma non è in pericolo di vita, per lui 15 giorni di prognosi. Con sé non aveva documenti e non è stato possibile identificarlo né capire le motivazioni del gesto. Stando a quanto emerso l'uomo era sotto effetto di sostanze stupefacenti, tra cui cocaina, marijuana e oppiacei. Sarà piantonato da agenti fino a quando potrà lasciare l'ospedale.
Il soggetto è stato neutralizzato in una decina di minuti ed è stato escluso che si trattasse di un evento terroristico. Per l'assessore comunale alla sicurezza, Carmela Rozza, l'episodio dimostra che a Milano "il rapporto interforze per garantire sicurezza sta funzionando bene e sta dando buoni frutti" così come "i dispositivi di sicurezza previsti dal ministro degli interni Minniti" che permettono "di operare celermente per l'immediato il rimpatrio dei soggetti pericolosi".
QUESTORE: IMPORTANTI TEMPI DI REAZIONE . "Ogni particolare di questo intervento - ha spiegato questore di Milano Marcello Cardona - di stamattina sarà sottolineato ed evidenziato, questo episodio ci ha permesso di analizzare il concetto dei tempi di reazione, molto importante anche a seguito di quanto è accaduto a Stoccolma ieri. Oggi, in pochi minuti, il soggetto è stato neutralizzato e abbiamo avuto la sicurezza che non si tratta di un evento terroristico. Se questa persona risulterà irregolare, ho dato indicazioni che non deve restare in Italia. Ritengo che chi commette reato non debba stare qui, proprio come penso che l'accoglienza fatta in modo intelligente e organizzato sia un valore in più per la sicurezza".
BORDONALI: GRAZIE AD AGENTI, POTEVA ESSERE TRAGEDIA - Sulla vicenda è intervenuto l'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali: "Ringrazio gli agenti che sono intervenuti in maniera impeccabile - sottolinea - prima che si potesse verificare una tragedia". "Questo ennesimo episodio - aggiunge - dimostra come purtroppo l'immigrazione di massa sia un problema per la sicurezza dei cittadini milanesi e lombardi. Quasi un residente su quattro nella città di Milano è straniero. Un dato nettamente superiore alla media nazionale, che è dell'8,3 per cento, e a quella lombarda che si attesta al 13,1. Mi auguro - dice l'assessore - che per questa persona non ci siano sconti di pena o attenuanti. Sarebbe inoltre opportuno che scontasse la pena nel Paese di origine".
BECCALOSSI: PRESENZA UOMINI IN DIVISA NON E' MAI TROPPA - Sulla stessa lunghezza d'onda l'assessore regionale alla Città metropolitana, Territorio e Urbanistica, Viviana Beccalossi: "Ci troviamo a commentare un episodio grave e inaccettabile a testimonianza di come non bisogna mai abbassare la guardia". "Nei giorni scorsi il sindaco Sala - aggiunge Beccalossi - aveva affermato che a Milano non è necessario incrementare la presenza degli uomini dell'Esercito a sostegno dell'ottimo lavoro che quotidianamente svolgono Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza". "Quanto accaduto in viale Monza - prosegue l'assessore - conferma che la presenza di uomini in divisa non è mai troppa. E che a Milano, ma anche nella Città metropolitana, non solo e' utile, ma necessario richiedere piu' risorse e mezzi per gli uomini delle forze dell'ordine affiancando loro un ulteriore numero di militari".
GELMINI: C'E' UN PROBLEMA SICUREZZA - Per la coordinatrice di Forza Italia in Lombardia, Mariastella Gelmini, si tratta di "un episodio grave, finito bene grazie alla professionalità e all'efficienza delle Forze dell'ordine, ma anche un segnale preoccupante sulla situazione, denunciata da tempo, nella quale versano le periferie milanesi. Certo c'è il problema sicurezza che richiede la prontezza dimostrata dagli uomini in divisa, ma il tema periferie è rimasto nel limbo delle decisioni mai prese dall'amministrazione comunale".