
La Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza con cui il gip Mattia Fiorentini ha disposto i domiciliari per Giovanni Oggioni (foto repertorio)
Milano – Nelle indagini della Procura di Milano sulla gestione dell'urbanistica della città arriva il primo arresto. Il Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza ha eseguito un'ordinanza con cui il gip Mattia Fiorentini ha disposto i domiciliari per Giovanni Oggioni, architetto ex direttore dello Sportello unico edilizia del Comune ed ex componente della Commissione paesaggio. Il provvedimento arriva alla vigilia dell'esame in Senato della proposta di legge nota come Salva Milano.
I reati ipotizzati
Per la vicenda, che rientra nel pacchetto di inchieste coordinate dai pm Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici, sono state ipotizzate le accuse di corruzione, frode processuale, depistaggio e falso, e sono state chieste anche tre misure cautelari interdittive. Il giudice deciderà dopo gli interrogatori preventivi mentre sono in corso perquisizioni.
L’accusa di corruzione
"Al fine di favorire il buon esito di numerose pratiche edilizie, avrebbe ricevuto altre utilità da un'associazione di categoria dei costruttori edili e da un operatore economico del real estate". L’accusa di corruzione nei confronti di Oggioni viene così formulata parte della procura di Milano.
Il depistaggio: documenti falsificati
Oggioni deve rispondere anche di falso e depistaggio poiché, sostiene la pubblica accusa, "avrebbe falsamente rappresentato lo stato dei luoghi (il superamento delle altezze consentite, aggiramento delle norme sui cortili, ampliamento delle cubature e superfici edificabili) nell'ambito di alcuni iter autorizzativi edilizi", e inoltre "avrebbe modificato le credenziali di accesso dei cloud già sottoposti a sequestro lo scorso novembre (dai finanzieri del Nucleo Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano), impedendo così alla polizia giudiziaria di procedere alle copie forensi".
L’ombra di un sistema
Le indagini avrebbero fatto emergere l'esistenza di un "sistema", composto da membri della Commissione per il Paesaggio, operatori economici, progettisti privati e soggetti interni all'amministrazione comunale milanese, il cui fine era quello di favorire il rilascio di titoli edilizi illeciti e di realizzare operazioni immobiliari altamente speculative.
Le perquisizioni
Nella mattinata di mercoledì 5 marzo vengono intanto eseguite varie perquisizioni nel Comune di Milano, negli uffici del dirigente della Direzione Rigenerazione urbana e nei confronti di altri soggetti indagati e non indagati. Il Nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano è entrato anche nelle sedi dell'Assimpredil Ance e della società Abitare In, "i cui progetti sono stati oggetto di valutazione da parte della Commissione per il Paesaggio e che avrebbero corrisposto utilità nei confronti dell'architetto Giovanni Oggioni". Entrambe sono indagate in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti.
A tal proposito Assimprendil Ance ha pubblicato una nota in cui specifica di aver “appreso, nella giornata odierna, di essere oggetto di indagine da parte della Procura di Milano”. “Nella piena fiducia dell’operato della magistratura – si legge – Assimpredil Ance ribadisce di aver sempre operato nella massima trasparenza e correttezza, per gli obiettivi e nelle modalità stabilite dal proprio Statuto. L’Associazione sta collaborando con l’Autorità giudiziaria per fornire ogni elemento utile all’accertamento dei fatti”.
I militari delle Fiamme Gialle stanno procedendo inoltre all'acquisizione di documentazione presso il Comune di Milano, negli uffici del segretario generale e del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.
I ruoli a Palazzo Marino
L’ex dirigente finito agli arresti domiciliari è stato vice-presidente della Commissione per il paesaggio del Comune di Milano dal 2021 e in precedenza dirigente dello Sportello unico per l'edilizia (Sue) di Milano.
Sala: vivo preoccupato
"Io vivo preoccupato, al momento non ho elementi per poter esprimere giudizi" ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala commentando il primo arresto per le inchieste sull'urbanistica. "Devo capire, leggo le agenzie e al momento non so nulla, non so i fatti imputati, non so se i fatti sono imputati quando era in Comune, alla Commissione paesaggio, o quando lavorava per Ance - ha detto in riferimento a Giovanni Oggioni, l'architetto da stamani è ai domiciliari -. Non posso dire nulla appena capisco qualcosa mi pronuncerò".