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Arrestato Massimo Hallecker, ex manager di Fiera Milano. Contestate tangenti sugli appalti

L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Milano e condotta dalla Guardia di finanza, è partita dalla denuncia dell'ad della Fiera, Luca Palermo

Massimo Hallecker

Milano - È stato arrestato oggi Massimo Hallecker, ex manager della Fiera di Milano, in un'inchiesta per corruzione coordinata dal pm di Milano Paolo Storatri e dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e condotta dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano.

Secondo il provvedimento del gip Domenico Santoro, Hallecker, ai domiciliari, in qualità di senior buyer nell'ufficio acquisti di Fiera avrebbe percepito tangenti su tre appalti per servizi legati a magazzino, impianti elettrici e manutenzione edili per un valore di 16,5 milioni. L'indagine è partita dalla denuncia dell'amministratore delegato di Fiera Milano, Luca Palermo. Ci sono altri 10 indagati e sono in corso perquisizioni.

Appalti pilotati

Per 'pilotare' due appalti, uno per la manutenzione e conduzione edile, impiantistica e assistenza alle manifestazioni dei quartieri di Rho e Milano e l'altro per l'installazione e realizzazione di impianti elettrici per stand preallestiti e per aree servizi e aree speciali all'interno di Fieramilano, Fieramilanocity e Centro congressi Mi Co, secondo l'accusa, Hallecker avrebbe ricevuto 20.810 euro da Gabriele Della Venezia, gestore di Eletric srl (entrambi tra gli indagati). Una tangente per permettergli di 'entrare in Fiera' sarebbe stata chiesta nel 2020 da Hallecker all'imprenditore Gabriele Dalla Venezia. Lo si legge nell'ordinanza con cui il gip Domenico Santoro ha disposto gli arresti domiciliari per l'ex buyer di Fiera Milano accusato di corruzione.

L'interrogatorio

Nel provvedimento è riportato il verbale di interrogatorio di Dalla Venezia, pure lui tra gli indagati, il quale ha ammesso di aver pagato i 20mila euro tramite due bonifici versati da due prestanome con la falsa causale 'acquisto Rolex' e 'acquisto vostri mobili usatì . L'imprenditore ha raccontato di aver conosciuto l'ex manager di Fiera quando era responsabile dell'ufficio acquisti del gruppo Percassi nel 2016. Alla fine di quell'anno "in ossequio ad una prassi - ha affermato lo scorso marzo - , che spesso accade nelle imprese private, ho fatto dei lavori a casa di Hallecker. Non ho guadagnato nulla, gli ho solo fatto pagare il costo vivo dei lavori" facendogli risparmiare 7.500 euro Quando poi, nel 2018, il buyer è andato in Fiera "mi ha chiamato chiedendomi se ero interessato ad entrare nell'elenco dei fornitori di Fiera e io gli ho risposto in senso affermativo". All'inizio del 2020 durante un pranzo "gli chiesi se doveva fare altri lavori, proponendo una soluzione analoga a quella del 2016. (...) Hallecker mi fece capire che non gradiva questa soluzione e preferiva il denaro e ciò sarebbe stato il corrispettivo per avermi fatto entrare in Fiera con tutto ciò che poi comportava in termini di possibilità di aggiudicazione di appalti. Io gli ho proposto di dare la somma di 20 mila euro e lui mi disse che andava bene".

La 'galassia' Hallecker

Hallecker, inoltre, dagli accertamenti, è risultato essere titolare della ditta individuale i suoi stessi nome e cognome, amministratore unico e socio al 49,7% della Global Patrner società che si occupa della costruzione di edifici residenziali e non residenziali e socio al 50 per cento della Lissus Concract operativa nel commercio all'ingrosso di infissi. In più, nel corso delle indagini, sono emerse altre 6 società in cui era socio occulto.

Il terzo appalto

Per il terzo appalto, del valore di oltre 8 milioni, l'ex manager avrebbe favorito l'impresa Fabbro Logistics Management & Services spa (pure lei indagata con i tre titolari) per la gestione dei servizi logistici per il magazzino di Lainate di Nolostand, la controllata di Fiera. In cambio avrebbe ricevuto una somma di denaro il cui ammontare al momento non è stato quantificato e l'affidamento di una commessa e la promessa sia di partecipare a un importante progetto edile da 25 milioni sia di concludere una trattativa di vendita di prodotti di pulizia e sanificazione a favore di aziende in cui lo stesso ex buyer aveva interessi o quote societarie.

Bonfici con causali fittizzie

Inoltre, in un caso, le tangenti sarebbero state corrisposte tramite due bonifici bancari riportanti causali fittizie quali "acquisto mobili usati" o "acquisto Rolex" per complessivi 20.000 euro circa. I fatti contestati vanno dal marzo del 2020 fino al quest'anno. Fiera Milano, da cui è partita la denuncia, ha fornito sempre la sua costante collaborazione durante le indagini.

Candidato per Fratelli d'Italia

Massimo Hallecker aveva provato anche il salto in politica, candidandosi alle elezioni comunali di Cologno Monzese nella lista di Fratelli d'Italia, nella coalizione vincente del sindaco Angelo Rocchi. Hallecker non venne però eletto in Consiglio comunale.