Negli atti del secondo filone d’inchiesta della Procura di Milano sul tifo organizzato di San Siro, che nei giorni scorsi ha fatto luce sul tentato omicidio di Enzo Anghinelli in via Cadore a Milano nel 2019, finisce anche il nome di Marco Dell’Utri, figlio di Marcello, storico amico amico e collaboratore di Silvio Berlusconi e fondatore di Forza Italia.
Dell’Utri junior, nato in Svizzera imprenditore in Svizzera nel settore cinematografico e musicale, sarebbe entrato in affari con i capi ultras del Milan. In particolar modo il 43enne avrebbe tenuto rapporti con Giancarlo Lombardi, detto “Sandokan”, fondatore dapprima del gruppo Guerrieri Ultras e poi socio di Luca Lucci nella gestione della Curva Sud fino al 2018 quando tra i due inizia una faida per la leadership del secondo anello blu. Faida che portò a una spedizione punitiva da parte di Lucci e i suoi nei confronti di Lombardi l’11 gennaio 2024 fuori da una nota discotetca milanese. Sandokan riesce a fuggire facendosi scudo dei buttafuori e grazie all’intervento di alcuni amici, tra cui appunto Dell’Utri jr, riferisce un'informativa della polizia.
Come riporta Repubblica, la mattina successiva all’agguato fallito Lucci viene intercettato al telefono con i suoi sodali i quali riferiscono al capo le parole pronunciato da Dell’Urti la sera prima: "È un fratello per me, io non sapevo niente", avrebbe detto il figlio del senatore riferendosi a Lombardi. "Dell'Utri poi lo becco io - avrebbe risposto Lucci durante la conversazione - Glielo dico: 'guarda che sei ti becco in giro con lui ('Sandokan' Lombardi ndr), spacco te e spacco lui, me ne sbatto i c…. Io una volta te lo dico, poi la seconda spacco pure a te".