ANNA GIORGI e NICOLA PALMA
Cronaca

Dall’hotel di don Verzè al petrolio: tutti gli affari italiani di Dmitry Chirakadze, arrestato per la fuga di Artem Uss

La rete degli affari e gli intrecci con gli interessi del rampollo filo-Putin. Il domicilio in Sardegna nel resort già nel patrimonio dell’ospedale San Raffaele

Un frame del video della fuga dagli arresti domiciliari di Basiglio. Nei riquadri Dmitry Chirakadze (a sinistra) e Artem Uss

Un frame del video della fuga dagli arresti domiciliari di Basiglio. Nei riquadri Dmitry Chirakadze (a sinistra) e Artem Uss

Milano – Dalla Sardegna alla Serbia. Dai grandi alberghi al petrolio. La galassia economica che ruota attorno a Dmitry Chirakadze è imponente e variegata e di frequente si intreccia con gli interessi di Artem Uss, il magnate russo che ha aiutato a evadere dall’appartamento di Cascina Vione dov’era recluso ai domiciliari. Le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo, che sono arrivati a "Dima" da due utenze telefoniche svizzere che ha usato più volte per prenotare voli, portano innanzitutto a Porto San Paolo e all’hotel quattro stelle Don Diego, una volta di don Verzé e poi venduto per ripianare i conti in rosso del San Raffaele: la presidente del Consiglio di amministrazione di Sardinia Luxury srl, la società che detiene il 100% delle quote della struttura ricettiva della Costa Dorata, è Orlova Lyubov, la moglie del cinquantaquattrenne ammanettato giovedì sera a Fiumicino.

"La stretta relazione tra Uss e Chirakadze – si legge nell’ordinanza di custodia cautelare del gip Sara Cipolla – è circostanza già nota agli inquirenti, essendo emersa da accertamenti effettuati dal Nucleo di polizia valutaria della Guardia di finanza di Roma". Da quelle verifiche, effettuate anche su fonti aperte, è venuto fuori pure che Chirakadze è contitolare con la moglie di uno studio legale e di una tenuta di caccia "nel territorio di Krasnoyarsk, in Siberia, luogo di vacanza preferito dei più importanti funzionari russi, tra cui il governatore Alexander Uss, il padre di Artem".

L’oligarca ritenuto l’organizzatore dell’esfiltrazione del 22 marzo 2023 risulta pure direttore della Cedric Enterprises Limited, società che detiene una quota (27,29%) del capitale sociale della Sibugol Limited Liability Company, società mineraria russa compartecipata da Uss (38,70%) fino al dicembre 2023. Non è finita: l’azionista di riferimento della Cedric è Alla S., cittadina russa residente a Cipro, "consigliere nelle società sarde gestite dalla Orlova". E ancora: "Dima" è pure direttore generale della Legal It Llc, "titolare effettivo e direttore" della Europe New Energy Doo, società serba con sede a Belgrado costituita il 10 maggio 2023 e "avente ad oggetto il commercio all’ingrosso di combustibili solidi, liquidi, gassosi e di prodotti derivati".

Ulteriori ricerche web con il nome scritto in cirillico rimandano altre cariche: direttore generale della Bankruptcy Technology Center Limited Liability Company, società russa "operante nel settore informatico" (partecipata in minima parte dalla Sberbank of Russia controllata direttamente dal Cremlino) e "in quella ucraina dell’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione". Le visure all’Anagrafe tributaria spiegano inoltre che dal primo dicembre 2022 Chirakadze risulta fiscalmente domiciliato all’Hotel Don Diego di Loiri Porto San Paolo, con residenza esterna a Cologny, Comune svizzero del Canton Ginevra. Già, Ginevra, la destinazione del volo sul quale il cinquantaquattrenne avrebbe dovuto imbarcarsi l’altra sera, dopo essere atterrato a Fiumicino a bordo di un aereo decollato poco prima da Olbia. Ad attenderlo però c’erano i militari di via Moscova, che gli hanno notificato il provvedimento del gip Sara Cipolla e l’hanno portato in carcere a Civitavecchia.