MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Asili nido, la grande fuga degli educatori: 2.903 bambini sono senza posto

Crollo degli iscritti ai concorsi. La vicesindaca Anna Scavuzzo: “Per noi è difficile ampliare l’offerta”

Asili nido, a Milano in lista d'attesa ci sono 2.903 bimbi

Milano – La lista d’attesa per i nidi comunali è di 2.903 posti. Certo, il numero è sceso rispetto alla prima pubblicazione dello scorso 13 aprile (3.788), dunque l’amministrazione è riuscita a far iscrivere 800 bambini in più, ma l’obiettivo di assicurare un posto a ciascun bambino milanese è ancora lontano.

Diversa la situazione nelle scuole dell’infanzia, dove la lista d’attesa è stata praticamente azzerata – dall’ultimo scorrimento di graduatoria è scesa da 231 a 126 – e i posti attualmente disponibili senza lista d’attesa ammontano a 1.195.

Un bilancio in chiaroscuro quello tratteggiato durante la commissione Educazione del Comune dalla vicesindaco con la specifica delega Anna Scavuzzo in vista dell’inizio del prossimo anno educativo, fissato per il 5 settembre. La fase di accettazione o rinuncia del posto per determinare la graduatoria finale durerà da oggi al prossimo 6 luglio. Quel giorno il quadro sarà ancor più completo.

Sul fronte dei nidi, la numero due di Palazzo Marino ha spiegato che si è resa necessaria la chiusura del Nido Palletta (l’affitto non è stato rinnovato dal proprietario dell’immobile): i bambini che frequentavano quel nido sono stati riassegnati ad altre sedi, in accordo con i genitori. Non solo. La vicesindaco ha annunciato l’apertura del Nido Ragusa e delle Sezioni Primavera Ciriè e Russo.

Su un totale di 19.380 bambini residenti a Milano in età da nido o sezione primavera, l’amministrazione sta offrendo il 42,45% dei posti. La percentuale si alza al 67,55% se si prendono i considerazione i 30.503 bambini in età da scuola dell’infanzia.

Secondo Scavuzzo, slide alla mano, è la carenza di educatori idonei uno dei problemi che impedisce al Comune di ampliare l’offerta di asili nido in città. C’è infatti un numero sempre più basso di persone che partecipano ai concorsi banditi negli ultimi anni da Palazzo Marino. Ma ecco i numeri: nel 2020 al concorso per educatori del nido si sono iscritti in 2.143 e sono risultati idonei in 277, nel 2023, all’ultimo concorso, si sono iscritti in 1.609, quindi oltre 500 in meno rispetto al precedente concorso. E per sapere quanti saranno idonei bisognerà attendere la conclusione della procedura.

La tesi della vicesindaco è che la criticità principale è connessa alle normative sui titoli di studio e la proposta del Comune è quella di istituire un percorso universitario unico per le professioni che riguardano lo 0-6 anni, al termine del quale i laureati possano fare gli educatori di nidi e anche di scuola dell’infanzia.