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Terrore ad Assago, la ricostruzione del raid minuto per minuto: "Poteva essere una strage"

Il comandante provinciale dei carabinieri di Milano: "Tombolini entra nel supermercato alle 18.35, tutto si conclude alle 18.43". Il procuratore Viola: "Rischiate molte vittime"

Milano, 28 ottobre 2022 - È durata un solo minuto l'aggressione nel supermercato Carrefout del centro commerciale di Assago costata la vita al 47enne di origine boliviana Luis Fernando Ruggieri. Nel raid sono rimaste ferite altre cinque persone, tra le quali il calciatore spagnolo del Monza Pablo Marì. Lo ha spiegato il generale Iacopo Mannucci Benincasa, comandante provinciale dei carabinieri di Milano, durante la conferenza stampa convocata dal procuratore della Repubblica, Marcello Viola. Il comandante ha spiegato che, in base alle riprese delle telecamere del supermercato e alle tracce a terra, è stato possibile ricostruire la dinamica e tempi. "Dal momento in cui Andrea Tombolini ha preso da uno scaffale il coltello fino a quando è arrivato alle casse, e poi è scattato l'allarme, è trascorso un minuto", ha spiegato.

La ricostruzione del raid

"L'uomo - ha detto il comandante ricostruendo la tempistica della vicenda - raggiunge il supermercato alle 18.35, si muove in questi spazi cercando qualche cosa, fino a che si sofferma sugli scaffali dove ci sono normalissimi coltelli da cucina confezionati in scatole. Ne estrae uno, da quel momento passa un minuto, tutto si conclude alle 18.43. Ci sono urla, grida, feriti a terra e persone che corrono. Tutto si conclude alle 18.43 di fronte alle casse. Davanti a lui si para un dipendente del Carrefour, accanto a lui l'ex giocatore dell'Inter. Il 46enne cade a terra nell'atto di colpire e viene disarmato". In totale, "passano neanche 8 minuti da quando Tombolini accede all'area del supermercato a quando viene bloccato. Uno degli ultimi fendenti viene lanciato verso il boliviano che viene ferito mortalmente al fianco destro".

Poteva essere una strage

"Le vittime potevano essere di più": lo ha detto il procuratore di Milano, Marcello Viola. Il procuratore ha spiegato che a quell'ora il punto vendita era particolarmente affollato e ha sottolineato il senso civico dei cittadini che erano sul posto e che sono intervenuti dando una mano ai carabinieri per bloccare l'aggressore, fermato e disarmato dall'ex giocatore di Napoli, Inter e Bologna Massimo Tarantino.

Esclusi motivi terroristici

Viola ha ribadito "di essere in grado di escludere che alla base del gesto ci siano motivi terroristici. Abbiamo accertato che si tratta della manifestazione di un grave disagio psichico. Ma avvisaglie che allertavano sulla pericolosità del 46enne non ce ne erano e non c'erano stati comportamenti violenti precedenti o segnalazioni di disturbi".

Custodia in un luogo di cura

Intanto nei confronti di Andrea Tombolini, la Procura di Milano ha presentato la "richiesta di convalida dell'arresto per omicidio e di duplice tentato omicidio. Insieme alla convalida è stata richiesta anche la misura cautelare della custodia in luogo di cura, la situazione più adeguata vista presenza di problemi psichici".

Il procuratore Viola ha infine espresso "la massima solidarietà alle vittime e ai loro familiari".