Il colpo a due passi dalla Questura col solito modus operandi da predoni seriali. L’inseguimento a piedi. E la testata al volto di una poliziotta per liberarsi dalla presa. Il rapinatore, un minore non accompagnato di origine marocchina, è finito al Beccaria, mentre l’agente è stata trasportata in ospedale per la frattura scomposta delle ossa nasali e del setto nasale. La ricostruzione del raid ci riporta a venerdì pomeriggio. Gli investigatori della sezione "Contrasto al crimine diffuso" della Squadra mobile, impegnati in uno dei consueti servizi antifurti in centro, notano tre giovanissimi nordafricani che all’improvviso iniziano a seguire due uomini, padre e figlio di origine montenegrina, che stanno passeggiando in via dei Giardini. Dopo alcune decine di metri, i tre si scambiano un cenno d’intesa ed entrano in azione: si avventano sul più anziano, gli bloccano le braccia e gli strappano dal polso un Audemars Piguet del valore di 20mila euro. Dopo il colpo, gli aggressori scappano in direzioni diverse: l’autore materiale, braccato dal figlio trentenne del derubato, butta a terra il cronografo, poi recuperato dal legittimo proprietario. Il minorenne, inseguito a piedi dai poliziotti coordinati dal funzionario Michele Scarola, si infila di corsa in via dell’Annunciata, a due passi dalla sede della Questura, e di colpo decelera, tornando a camminare normalmente per non attirare l’attenzione di un’altra pattuglia di agenti in bicicletta dell’Ufficio prevenzione generale. Quindi entra in un palazzo, ma viene comunque bloccato, non prima di aver procurato un trauma distorsivo al dito di un agente sbattendogli il portone dello stabile su una mano.
Finita? No, perché al termine dei controlli sanitari che precedono il trasferimento al minorile Beccaria, il baby rapinatore prova nuovamente a scappare, riuscendo a divincolarsi per un attimo dalla presa dei poliziotti e a infilarsi in un edificio vicino al pronto soccorso del Fatebenefratelli. È in queste fasi concitate che il giovanissimo nordafricano rifila una testata in faccia a una poliziotta, rompendole il naso. Arrestato per rapina aggravata in concorso e resistenza a pubblico ufficiale, il ragazzo è stato anche denunciato per lesioni. Fermato la prima volta in Italia il 7 marzo per un controllo al parco Sempione, il minorenne ha dichiarato di avere 17 anni, come certificato anche dall’esame osseo al Labanof della Statale. Ora è caccia ai complici.