Milano, 8 settembre 2018 - Il rincaro delle tariffe del trasporto pubblico non passerà dagli abbonamenti annuali urbani. Il loro prezzo non cambierà, a differenza del prezzo del biglietto singolo. Ad assicurarlo è il sindaco Giuseppe Sala a margine del doppio confronto tenutosi ieri a Palazzo Marino.
Prima l’incontro tra gli assessori Marco Granelli (Mobilità) e Roberto Tasca (Bilancio) con i capigruppo di maggioranza, poi la riunione di Giunta, focalizzata soprattutto sulla manovra tariffaria. Ed è qui che Sala ha trasmesso agli assessori i paletti entro i quali muoversi. «Dopo parecchi anni di tariffe invariate siamo costretti ad adeguarle, anche perché nello stesso periodo i contributi di Stato e Regione sono significativamente diminuiti: ciò è inaccettabile e anzi, al contrario, andrebbero premiati quei Comuni che continuano ad investire. Alla luce di tutto questo, le principali indicazioni che ho lasciato ai miei assessori – fa sapere il primo cittadino dalla sua pagina Facebook – sono le seguenti: intensificare il contrasto all’evasione, adeguare il sistema tariffario metropolitano sulla base delle ipotesi già discusse, proteggere e incentivare l’uso quotidiano dei mezzi pubblici mantenendo invariato il prezzo dell’abbonamento annuale e, addirittura, consentendone la rateizzazione mensile». Già, la tariffa dell’abbonamento annuale urbano potrà essere pagata di mese in mese, in 12 rate. Le certezze a proposito della manovra in arrivo salgono così a due. La prima è che il biglietto singolo Atm salirà da 1,5 a 2 euro, ma la nuova tariffa omologherà Milano e i Comuni della prima cintura dell’hinterland con l’aggiunta di Cinisello Balsamo e Cusano Milanino. Detto altrimenti: con 2 euro sarà possibile muoversi tra la metropoli e le municipalità limitrofe senza scatti di tariffa.
L’altra certezza è quella appena esposta: l’invarianza delle tessere annuali urbane. Per quanto riguarda gli abbonamenti annuali interurbani, Granelli assicura che «sarà ridotto il gap», ovvero che la riforma dei criteri in base al quale stabilire le tariffe comporterà la riduzione del differenziale di prezzo oggi esistente tra le tessere annuali interurbane e le urbane. Per il resto l’assessore conferma la linea già espressa: «La scontistica riserverà particolare attenzione agli anziani e ai giovani». Ulteriori dettagli saranno noti da martedì, quando si terranno altri incontri in maggioranza. La delibera col nuovo impianto tariffario sarà approvata dall’esecutivo milanese «presumibilmente entro 15 giorni» fa sapere Granelli. Gli aumenti non scatteranno dal primo di gennaio, come sembrava probabile fino a qualche mese fa. «L’auspicio – spiega l’assessore comunale alla Mobilità – tra febbraio e marzo, entro il primo trimestre del 2019. Il lavoro da fare non è indifferente: bisogna riformare radicalmente il Sitam (il sistema con cui attualmente si decide la geografia delle tariffe ndr) e rendere fruibile la bigliettazione elettronica, obiettivo che Comune e Atm non possono non perseguire insieme a Regione e Trenord».