GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Sos conducenti, Atm (che non riesce ad assumerli) rompe il tabù: affidata ai privati una linea urbana di bus

Milano, non era mai successo prima. La linea 46 passa a Stav, prima azienda privata a gestire corse ordinarie in città. Nell’accordo pure la linea extraurbana 353, mentre la 707 e la 709 saranno coperte da Smartbus

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Autobus a Milano

Milano – Nel mondo del trasporto pubblico milanese è come se si fosse rotto un tabù. Per la prima volta, infatti, una linea urbana, una linea ordinaria, sarà gestita da un’azienda di trasporto diversa da Atm, da un’azienda di trasporto privata: la Stav, che ha il suo bacino d’utenza soprattutto nella provincia di Pavia. Ora ecco lo sbarco a Milano, dove da qualche giorno gestisce la linea bus 46, una linea periferica che collega il quartiere Cantalupa alla stazione Famagosta della Metropolitana 2, passando per i quartieri Donna Prassede e Binda: quadrante sud-ovest della città. Detto altrimenti: si tratta di una linea il cui percorso si snoda interamento entro i confini di Milano.

L’accordo tra Atm e Stav è entrato in vigore il 12 ottobre, appena 6 giorni fa. E non riguarda soltanto la 46, interessa anche un’altra linea, ma extraurbana: la 353, che serve il Comune di Assago facendo la spola tra via Del Sole e, di nuovo, la fermata Assago Nord della Metropolitana 2. A fine settembre sono stati conclusi e sono diventati operativi altri due accordi del tutto simili: Atm ha ceduto a Smartbus, altra azienda di trasporto privata, l’onere e l’onore di occuparsi della corse delle linee 707 e 709. In entrambi i casi le fermate sono tutte nell’hinterland, nel Comune di Cologno Monzese per la precisione. Gli affidamenti sono temporanei, meglio sottolinearlo.

Nel recente passato era già accaduto che Atm affidasse alcune linee di sua competenza ad altri operatori, a operatori privati, ma mai si era trattato di linee urbane, linee ordinarie. Durante il Covid era infatti accaduto che fossero lasciato ai privati il trasporto scolastico, le navette di collegamento tra i quartieri della città e gli istituti scolastici che ne scandiscono il territorio. Durante e dopo il Covid era accaduto – ed accade tuttora – che fossero affidate a privati anche le linee della rete extraurbana. Quanto al trasporto urbano ordinario, non si ha memoria di provvedimenti simili. Fino a pochi giorni fa, fino al 12 ottobre.

Perché questa scelta da parte di Atm? Per contrastare gli effetti indesiderati di quella mancanza di conducenti che già da mesi sta costringendo l’Azienda a ridimensionare il servizio offerto in superficie, diminuendo il numero delle corse e allungando le attese tra una e l’altra, in particolare nelle ore di morbida. Tra autobus e filobus, le linee che hanno subìto una rimodulazione sono 90 su 130. La strategia perseguita da Foro Buonaparte in questa fase critica è quella di esentare i propri autisti dal coprire linee non di forza del trasporto pubblico cittadino (come la 46) per meglio concentrarli su linee più affollate e contraddistinte da frequenze ravvicinate.

Un problema generale, la mancanza di conducenti di autobus e filobus. Ne soffrono più aziende di trasporto. Per quanto riguarda Atm, il fabbisogno si aggira intorno ai 300-350 autisti. E in questi mesi sono stati varati diversi provvedimenti per colmare questa carenza di personale. Come già riportato, Atm ha siglato un accordo con 30 scuole guida di tutta Italia per offrire gratuitamente il corso per il conseguimento della Carta di Qualificazione del Conducente, un’abilitazione obbligatoria alla guida professionale per il trasporto di passeggeri dal costo medio di circa 1.600 euro. Altro provvedimento, l’apertura di un bando per offrire un contributo di 3.000 euro lordi finalizzato a supportare, per i primi mesi, le spese di affitto sostenute dai conducenti appena assunti. Infine, ma non ultima, l’apertura di un tavolo con le organizzazioni sindacali per aumentare gli stipendi e rivedere l’organizzazione dei turni rendendola più affine alle esigenze dei lavoratori in modo da diminuire anche le assenze dovute a permessi e altro.