GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Atm si prepara a cambiare guida. Giana verso Aspi, caccia all’erede

L’amministratore delegato dell’azienda è destinato a ricoprire la stessa carica in Autostrade per l’Italia. La nomina è attesa per il 17 aprile, via alla partita per la successione tra soluzioni interne e nomi nuovi.

Arrigo Giana è destinato ad essere nominato amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, stessa carica che ricopre attualmente in Atm. Salvo sorprese, la nomina dovrebbe essere formalizzata il 17 aprile, giorno dell’assemblea dei soci di Aspi. Secondo indiscrezioni, la scelta di puntare su Giana sarebbe definitivamente decollata solo negli ultimi tre giorni e l’attuale amministratore delegato di Atm avrebbe avuto un contatto con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, suo primo sponsor perché intenzionato a puntare, a quanto pare, su un profilo tecnico. I contatti tra Giana e il sindaco Giuseppe Sala sono, invece, quasi quotidiani. E non da oggi. L’altro profilo destinato a far parte del nuovo corso di Autostrade per l’Italia è quello di Antonino Turicchi, già numero uno di Ita, che dovrebbe ricoprire il ruolo di presidente.

In Atm si apre, quindi, la partita della successione a Giana. Il suo contratto con l’azienda del trasporto pubblico controllata dal Comune sarebbe scaduto tra un anno. Questo elemento e il profilo del tutto operativo tenuto da Giana in questi anni potrebbero indurre il sindaco Giuseppe Sala a scegliere una soluzione ponte, ad affidarsi ad un profilo altrettanto operativo e che conosca già il mondo Atm. Non va infatti dimenticata la congiuntura nella quale si trova la più importante delle controllate comunali tra sfide internazionali (proprio oggi è atteso il verdetto della gara per la gestione di alcune linee bus di Parigi) e sfide domestiche: dalla necessità di riportare il servizio agli standard pre-Covid, nonostante l’acclarata carenza di fondi nella quale si dibatte il trasporto pubblico, fino al compimento del piano full electric, quello per lo svecchiamento della flotta. Una soluzione ponte potrebbe arrivare dall’interno, ad esempio puntando su un profilo come quello del direttore operations Amerigo Del Buono, o su un profilo esterno ma che abbia già lavorato in Atm, ad esempio Alberto Zorzan ora direttore generale di Atac. Ma al momento si tratta di ipotesi da prendere come tali.

Giana ha iniziato la sua carriera nella consulenza, poi il passaggio alla logistica in DHL International, quindi, nel 2000, l’approdo in Atm dove percorre una sorta di cursus honorum: inizia nel settore vendite, prosegue nella pianificazione e controllo, diventa poi direttore finanziario. Nel 2013 lascia l’azienda milanese per diventare direttore finanziario del gruppo Redilco. Viene richiamato in Atm nel 2017 e ci resta fino ad oggi.