
Mozione di sfiducia contro Fontana
Milano, 8 settembre 2020 - Il governo regionale della Lombardia è salvo. Il Consiglio regionale ha infatti respinto a maggioranza la mozione di sfiducia presentata dalle opposizioni nei confronti del presidente Attilio Fontana per le presunte resposabilità del governatore nella gestione dell'emergenza Coronavirus. Un atto che, se approvato, avrebbe portato alla caduta della giunta regionale e allo scioglimento del consiglio. I 29 voti favorevoli di Pd, M5S, Lombardi Civici Europei e i Radicali di +Europa non sono bastati a ribaltare un risultato già ampiamente annunciato: la mozione è stata bocciata grazie ai 49 voti contrari arrivati da Lega, Forza Italia, Fdi e Gruppo Misto. Nessuno si è astenuto. La consigliera di Italia viva, Patrizia Baffi, non ha partecipato al voto. Il risultato delle votazioni è stato accolto dagli applausi dei partiti di maggioranza.
Fontana: mozione inconsistente. Confermata compattezza maggioranza
"La mozione di sfiducia era molto inconsistente. La maggioranza ha dato risposte molte chiare a tutte le presunte contestazioni. Abbiamo perso un po' di tempo, adesso dobbiamo ricominciare a lavorare alle cose che servono ai nostri cittadini". Lo ha detto Fontana, commentando la bocciatura della sfiducia nei suoi confronti. "La mozione di sfiducia - ha spiegato il governatore - non mi ha particolarmente infastidito, lascia il tempo che trova, ha confermato la compattezza di questa maggioranza, quindi sono assolutamente soddisfatto. E' il clima che è stato creato in questo periodo, le tante bugie, le infamie che sono state raccontate sul mio conto, quel clima di odio che credo che sia controproducente per tutto il Paese"
In aula la "guerra" delle mascherine
La discussione è iniziata poco dopo le 10. I consiglieri del Pd si sono presentati in aula con mascherine "a tema": nera con la scritta rossa "Basta così", per chiedere le dimissioni di Fontana. La maggioranza ha invece 'risposto' indossando una protezione per il viso bianca considerata troppo leggera e decorata con fenicotteri rosa che, hanno fatto sapere polemicamente i consiglieri di maggioranza, "sono quelle inviate alla Regione dal Governo". Durante la presentazione della mozione, il primo firmatario e capogruppo del M5s Massimo De Rosa, ha sottolineato: "La mozione di sfiducia è per la vostra incapacità palese sia a guidare la Regione che a tutelare la salute dei cittadini".
Nel corso del dibattito sulla sfiducia, il Movimento 5 Stelle Lombardia ha portato in aula alcuni scatoloni da trasloco, ognuno etichettato con il nome di un assessore regionale e del presidente. Uno scatolone è stato consegnato anche alla consigliera di Italia Viva Patrizia Baffi, protagonista di un duro attacco contro la mozione sottoscritta dal resto delle opposizioni.
Tornano le scritte contro il governatore
Nel giorno in cui il Consiglio regionale della Lombardia discute la mozione di sfiducia al governatore, Attilio Fontana, un cartello con la scritta "Fontana assassino" è apparso fuori da Palazzo Pirelli. Ad esporlo sulla pensilinia del tram in via Fabio Filzi i militanti Carc (Comitato di appoggio alla resistenza per il comunismo), che oggi si sono ritrovati per protestare sotto il Pirellone, sede dell'assemblea lombarda. La vignetta "Fontana assassino" compare anche in un volantino distribuito dai militanti. Poco distante, tra due alberi, è stato appeso anche uno striscione con la scritta "Commissariamento popolare. Cacciano dalla Regione i servi di Confindustria e costruiamo il nuovo potere delle masse popolari". L'area è presidiata dalle forze dell'ordine.