
Il gruppo di attivisti che ha effettuato un blitz all'interno di una concessionaria Tesla a Milano (Fasani/Ansa)
Milano, 11 aprile 2025 – Nuovo blitz di attivisti all’interno dello store Tesla di Milano, in piazza Gae Aulenti al motto di “People before profit”.È successo questa mattina, quando il coordinamento dei collettivi studenteschi di Milano e provincia ha occupato il negozio Tesla in centro. “Musk è l’uomo più ricco del mondo, nonché un esponente del Governo degli Stati Uniti d’America. gli Stati Uniti sono, assieme a Israele, i primi promotori e artefici del genocidio in Palestina, e della guerra in Yemen, Siria, Libano e tante altre” si legge nel testo con cui gli studenti rivendicano i gesto.
“Musk si schiera apertamente a favore del genocidio in Palestina, fornendo finanziamenti economici e supporto militare tramite la sua azienda Starlink. Musk tramite i suoi social fa propaganda e censura: ha giurato guerra alla verità, provando a trascinarci nel suo mondo di follia e illusioni, parlando di remigrazione, lotta al fantomatico gender, e espansione coloniale degli Stati Uniti, dando spazio a razzismo, xenofobia e transfobia”.

"Tesla propone una facciata green alla mobilità privata. Ma la loro “innovazione” è frutto della devastazione neocoloniale per estrarre litio e Coltan. Le auto elettriche di tesla sono possibili solo mandando bambini in miniera in Congo, solo inquinando le acque della Bolivia. Il CCS e l* student* delle scuole protestano per la pace, la Palestina libera, e la transizione ecologica ora”.

L’azione segue iniziative simili messe in atto nei mesi scorsi da parte di altri gruppi. E precede il grande corteo nazionale per la Palestina in programma domani a Milano a partire da piazza Duca D’Aosta alle 14:30. “Transizione e resistenza ecologica significa stop al colonialismo fossile, allo sfruttamento dei territori, al genocidio; significa libertà per la Palestina, il Sudan, il Congo, lo Yemen, La Syria, il Libano, l’Iraq il Vietnam e tutte le popolazioni e i territori che vengono sfruttati in nome del profitto e del potere di Elon Musk, gli USA e pochi altri miliardari”.