SIMONA BALLATORE
Cronaca

Aumentano gli alunni stranieri. Uno su quattro studia in Lombardia

Il trentesimo rapporto Ismu e le sfide per l’educazione: nelle classi milanesi le percentuali più alte. Diminuiscono i divari tra prime e seconde generazioni, ma il 26% è in ritardo sul percorso scolastico.

Torna a crescere il numero di studenti con background migratorio. In quindici anni sono triplicati: uno su quattro studia sui banchi della Lombardia, dove sono 231.819 e rappresentano il 17,1% della popolazione scolastica della regione. La maggioranza di loro - 82.396 - è iscritto nelle scuole milanesi, seguite da quelle di Roma (66.385), di Torino (40.605) e di Brescia (33.362). Gli alunni stranieri provengono da oltre 200 Paesi diversi: il 44% è europeo, più di uno su quattro è di origine africana e la cittadinanza più numerosa è rappresentata dalla Romania.

Sono alcuni dei dati che emergono nel trentesimo Rapporto sulle migrazioni di Fondazione Ismu Ets, che evidenzia le trasformazioni sociali, l’impatto dei fenomeni migratori su scuola, mondo del lavoro e sanità oltre a inquadrare le nuove sfide, tra normative e intelligenza artificiale. In ambito educativo, oltre a fotografare la presenza degli alunni nelle aule, si ripercorre la loro traiettoria: più dei due terzi degli alunni censiti come non italiani sono nati in Italia e fanno parte delle cosiddette “seconde generazioni”; nelle scuole dell’infanzia, i nati in Italia ogni 100 alunni con background migratorio sono 81; 69 alla primaria, 63 alle medie e 50 alle superiori. Il 26,1% degli alunni con cittadinanza non italiana è in ritardo.

Nonostante si stiano riducendo i divari tra chi è nato qui e chi all’estero, i dati dell’Eurostat mostrano che i giovani che si sono fermati alla scuola media nati all’estero sono ancora il 28,7% dei 18-24enni stranieri, ovvero il triplo degli autoctoni, che scendono al 9,7%. È straniero il 29% dei giovani fra i 15 e i 29 anni che non studiano né lavorano (i cosiddetti Neet), quasi il doppio degli italiani (17,9%). "E gli studenti, figli di immigrati o provenienti da famiglie svantaggiate, hanno ancora maggiori probabilità di essere indirizzati verso l’istruzione e formazione professionale", si legge nel rapporto.

Inquadrando i flussi migratori nella regione Lombardia, sono 1.203.138 i residenti stranieri al primo gennaio 2024, in crescita del 2,3% rispetto all’anno precedente; 606.477 sono donne (il 50,4%) con un crescita dell’1,5%, mentre 596.661 sono uomini (+3,1%). Aumentano in Italia le acquisizioni di cittadinanza. Anche su questo aspetto la Lombardia traina il Paese: nel 2023 un quarto delle nuove cittadinanze è stato concesso qui, anche se sono in diminuzione rispetto all’anno prima (sono state 52.197 nel 2023 e 55.592 nel 2022). Poco più di una su dieci è stata concessa in Emilia-Romagna (12,6%) e Veneto (11,6%). I principali Paesi da cui provengono i nuovi cittadini italiani sono Albania e Marocco. Nel 2023 ha acquisito la cittadinanza all’incirca il 4,4% degli stranieri residenti in Lombardia.

La più alta quota di persone in età lavorativa tra gli stranieri - ovvero il 77,0% - risiede in provincia di Milano. Diminuiscono, a livello italiano i permessi per motivo di lavoro (-44%) mentre aumentano del 9,4% rispetto al 2022 i permessi per motivi di studio, che hanno superato quota 27mila (l’8,3% del totale). Al primo posto tra i permessi di studio ci sono quelli concessi a iraniani (4.209), seguiti da cinesi (3.779), turchi (2.074), indiani (1.785), russi (1.241) e statunitensi (1.091).