Melograni
Gentile signora Paola, sono la mamma di un bambino con spettro autistico. Si chiama Nicola ed è il mio secondo figlio. Il primo,Andrea,almeno fino ad oggi,non ha problemi di questo genere. Quando Nicola era più piccolo abbiamo creduto,per molto tempo,fino a quando non ha compiuto 2 anni,che il suo ritardo nel parlare o nel non voler giocare con gli altri bambini fosse solo un problema di crescita. Capita, è successo anche con il primo, che i piccoli facciano a modo loro e non tutti abbiano gli stessi tempi di sviluppo. Invece no, solo ora ho capito che prima arriva la diagnosi e meglio è. Perché non lo pubblicizzate voi giornalisti e non dite che bisogna subito, appena si nota un comporta strano, andare dal pediatra e poi semmai dallo specialista? Il medico che oggi segue mio figlio mi ha detto che si parla di circa 700mila ragazzi con lo spettro autistico. Un numero enorme. Io sono una mamma fortunata perché posso essere seguita bene e ho le spalle forti,in ogni senso, ma le altre famiglie? Francesca.R.
Cara Francesca,
cara mamma caregiver (anzi,curacari come diciamo noi di Oancheno) oggi e pure domenica prossima dedichiamo 2 approfondimenti attraverso la nostra trasmissione a questa condizione (perché non si tratta di una malattia che insorge e si cura bensì di una condizione vera e propria) e lo facciamo con esperti e politici,con medici e genitori. Martedì 2 aprile, giornata internazionale, poi abbiamo iniziato a parlarne attraverso la radio. Potrà scaricare 2 approfondimenti( dopo oggi il prossimo sarà il 14 ) da raiplay e la radio di martedì dal podcast di radiorai grparlamento.
Certo non è ancora sufficiente ma,mi creda,facciamo il possibile.
La abbraccio.sua Nonna Paola. severini.paola@gmail com