REDAZIONE MILANO

"Autisti penalizzati da Area B. Rivogliamo le carrozzette"

La Uil lancia l’allarme per i dipendenti dell’azienda trasporti nel turno serale. E chiede il ripristino delle navette per il lavoro negli orari in cui mancano mezzi.

"Autisti penalizzati da Area B. Rivogliamo le carrozzette"

I nuovi divieti di ingresso in Area B e, in particolare, lo stop ai veicoli diesel Euro 5, in vigore dal primo ottobre, metteranno in difficoltà anche alcuni lavoratori di Atm. Detto altrimenti: la grande zona a traffico limitato ideata per tener lontane dalla città le auto più inquinanti rischia di rendere più complicati i turni di chi guida quei mezzi pubblici che si vuole diventino la prima alternativa al mezzo privato. In particolare i turni serali, quelli che iniziano quando Area B è ancora attiva, quindi prima delle 19.30, e finiscono quando i mezzi pubblici non sono più in servizio o, se lo sono ancora, hanno frequenze diradate. Per quanto riguarda i primi turni della giornata, il problema è in alcuni casi rappresentato, secondo la Uil Trasporti, dalla nuova disciplina della sosta su strada.

Nel proprio comunicato il sindacato spiega che per effetto delle nuove regole di Area B "i lavoratori Atm si troverebbero a dover affrontare diverse gravi problematiche, ad esempio l’aumento dei tempi di spostamento casa-lavoro, con conseguente stress psicofisico del personale, calo delle prestazioni lavorative e quindi della qualità del servizio, e l’impossibilità di rientro a casa e di presa servizio per alcuni turnisti che volessero utilizzare il mezzo pubblico. La delibera della Giunta comunale contiene alcune lacune circa l’impossibilità, in diversi casi, di utilizzare i mezzi di trasporto per recarsi presso i depositi e i posti di lavoro ubicati all’interno dell’Area B e C". Quindi l’appunto polemica: "I tranvieri, da sempre considerati fiore all’occhiello della città di Milano, non possono e non devono essere costretti a pagare per andare a lavorare. In brevissimo tempo si è dimenticato come gli stessi tranvieri abbiano garantito il trasporto delle persone nel periodo della pandemia". Infine la richiesta: "Noi proponiamo il ripristino del servizio “carrozzette“ per il trasporto dei dipendenti dai punti di non accesso alla città fino ai luoghi di lavoro".

Il servizio carrozzette era stato pensato proprio per ovviare alle difficoltà nelle quali si imbatteva chi doveva raggiungere il posto di lavoro o farvi ritorno in orari in cui i mezzi pubblici non sono in servizio. In sintesi i conducenti potevano usufruire di navette aziendali che partivano dai depositi. Questo servizio, però, è stato soppresso da 20 anni. Da parte sua, il gruppo aziendale della Uil precisa di "concordare con la politica di riduzione delle emissioni e riduzione del traffico nella città di Milano", ma "considerata la delicata situazione economica e finanziaria delle famiglie, e dei dipendenti Atm in particolare, che rende pressoché impossibile acquistare una nuova auto, si ritene che l’entrata in vigore della nuova normativa creerà enormi disagi". Giambattista Anastasio