Paullo (Milano), 21 ottobre 2020 - "Con i mezzi pubblici all’80% della capienza, non si garantisce il distanziamento sociale". Il comitato pendolari di Paullo torna a riaccendere i riflettori sul tema dei trasporti, con particolare riferimento agli autobus scolastici che dai Comuni del Sud-Est Milanese assicurano i collegamenti con gli istituti superiori di Crema, Lodi e San Donato. Dopo un inizio d’anno dove più di un genitore ha preferito accompagnare i figli a scuola in auto, ora sui pullman il numero di passeggeri è cresciuto e non mancano i mezzi che viaggiano con gli abitacoli pieni all’80% o con numeri vicini a questa soglia. Un valore che le disposizioni anti-Covid fissano come limite massimo per il riempimento a bordo.
"Nei sopralluoghi che abbiamo eseguito alle fermate – conferma Giancarlo Broglia, fondatore e attivista del comitato - abbiamo notato che in più di un caso i mezzi viaggiano con numeri molto vicini alla soglia massima, il che significa con tutti i posti a sedere occupati, oltre a una quota di posti in piedi. Quota che, ad esempio, nel caso dei pullman doppi può arrivare fino a 47". "Con questi numeri non si garantisce il distanziamento sociale e, a nostro avviso, esiste un potenziale rischio di contagio – prosegue -. Nel Sud-Est Milanese studenti e pendolari viaggiano per oltre mezz’ora al chiuso, in condizioni di pericolo per loro, per i compagni, per il personale scolastico e per chi li aspetta a casa". Da qui l’invito a segnalare le situazioni critiche all’indirizzo pendolaripaullo@gmail.com, dove il comitato raccoglie la voce dei viaggiatori per avere un quadro sempre aggiornato della situazione.
E non è tutto. "Si aumenti il numero di autobus in circolazione per consentire ai passeggeri di ridistribuirsi fra le varie corse e alleggerire il carico a bordo – è l’appello in arrivo dal territorio -. Si coinvolga ad esempio il settore ‘gran turismo’, che è in grave crisi, ha i lavoratori a casa e i mezzi fermi in deposito. Si usino anche gli autobus militari, se necessario. Posticipare gli orari d’ingresso a scuola non risolve il problema. Incrementare la didattica a distanza? Significa piegare le esigenze della scuola a quelle del trasporto, quando invece dovrebbe avvenire il contrario". Gli attivisti del comitato intendono tenere alta l’attenzione su questo tema, tanto più che "l’emergenza sanitaria ha messo in evidenza le falle di un sistema, quello dei trasporti, che già prima del coronavirus aveva problemi". La posizione del gruppo paullese si inserisce in un contesto, dove il dibattito sui mezzi di trasporto è tra i più caldi, anche alla luce dell’aumento dei contagi da Covid registrato nell’ultimo periodo. Sono in molti a ritenere che l’attuale situazione della mobilità vada ripensata con l’evolversi dell’emergenza sanitaria.