
I lavori per la quinta corsia sull'A8
Lainate (Milano) - E’ stata inaugurata in pompa magna, con volo del drone e parata di autorità dal ministro delle Infrastrutture in giù; è stata celebrata come il nuovo primato dell’A8, già prima autostrada d’Europa cent’anni fa; è stata presentata come la panacea ai mali del traffico di una delle arterie più congestionate d’Italia, un rimedio della modifica cifra di 147 milioni di euro.
Insomma, non è certo passata inosservata la realizzazione dei 4 chilometri e mezzo scarsi di quinta corsia tra la barriera di Milano Nord e l'interconnessione con l'A9 Lainate-Como-Chiasso. Peccato che, in realtà, sull’Autolaghi si stia ancora lavorando, come sanno bene i residenti di Lainate, in attesa che vengano ultimate le opere accessorie sul territorio, ma anche i non pochi automobilisti che la percorrono nelle ore notturne. Lavori di asfaltatura e di vario genere sono in corso da tutta l’estate, non solo nel tratto interessato dalla quinta corsia, e fin qui tutto bella norma: i cantieri stradali generalmente si aprono nei mesi estivi e nessuno aveva ancora tagliato nastri.
L’amara sorpresa è arrivata in queste ultime sere, lungo “la prima autostrada italiana a cinque corsie”. Nel tratto interessato operai e mezzi sono ancora al lavoro, con risultato che subito dopo il casello – dove si versa regolare pedaggio di 1,80 euro per meno di 30 chilometri al massimo (se si arriva fino all’altra barriera, quella di Gallarate, dove si paga nuovamente) – si viene incanalati verso destra fino a quando le mitiche cinque corsie si riducono a una. Una situazione vista e rivista nelle notti d’estate, quando però non era stati inaugurato nulla. Ieri in particolare, complice anche la partita serale dell’Inter a San Siro, tra Lainate e la deviazione per l’A9 c’era un traffico da bollino nero.
I lavori proseguono e le code anche, insomma. Anche perché le comunicazioni da parte di Autostrade per l’Italia non sono il massimo. Si annunciano le chiusure, sul sito e sui tabelloni luminosi in autostrada, come ieri ad esempio quella del tratto tra Legnano e Castellanza, ma non i restringimenti di carreggiata che sono la vera causa del traffico, a maggior ragione se posti subito dopo un casello.