FEDERICA PACELLA
Cronaca

Lombardia, Pronto soccorso sotto stress. E' l'effetto della contagiosa Australiana

Influenza precoce e aggressiva, in dieci settimane ha colpito un milione e 200mila lombardi

Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare

Milano - Pronto soccorso e ospedali in affanno, non tanto per il Covid quanto per l’influenza. L’Australiana, arrivata precocemente, si sta diffondendo molto rapidamente. Secondo l’ultimo bollettino regionale del 15 dicembre, nella settimana tra il 5 e l’11 dicembre l’incidenza totale delle sindromi similinfluenzali ha raggiunto un valore pari a 17,3 casi per 1.000 assistiti, al di sopra della soglia di attività molto alta (e sopra i livelli degli anni precedenti). L’incidenza, seppur in decrescita rispetto alla settimana precedente, continua ad essere elevata in tutte le fasce d’età, soprattutto in quelle pediatriche dove ha raggiunto valori pari a 48,9 per mille nella fascia d’età 0-4 anni e 22,8 per mille nella fascia d’età 5-14 anni; l’incidenza è di 16,1 per mille nella fascia d’età 15-64 anni e 8,2 per mille negli over65.

Il numero di casi stimati in Lombardia in questa settimana è di circa 176.000, per un totale di oltre un milione e duecentomila casi nelle ultime dieci settimane. Non a caso, tra ieri e oggi in tutte le Ats sono stati promossi open day per la vaccinazione, "per integrare l’enorme lavoro svolto fino ad ora da medici di medicina generale, farmacisti e pediatri", ha spiegato Guido Bertolaso, assessore regionale al Welfare. Secondo il direttore generale di Ats Brescia, Claudio Sileo, oltre ad essere precoce e molto virulenta, l’influenza di quest’anno riporta anche dati peggiori di gravità nei quadri clinici. "È fondamentale vaccinarsi – l’appello – siamo in una fase avanzata dell’epidemia di influenza, ma comunque non è troppo tardi. Anche perché i nostri ospedali e i nostri Pronto soccorso sono pressati, non più da Covid, ma proprio dai casi di influenza".