
Per ora tre liste, tre candidati presidenti, nessuna rivoluzione. Gli avvocati milanesi vanno al voto all’inizio di febbraio per eleggere il nuovo consiglio dell’Ordine dopo i quattro anni della presidenza di Vinicio Nardo (nella foto). L’appuntamento con le urne è fissato per il 7, 8 e 9 febbraio, i giochi per le candidature in realtà non sono ancora fatti (il termine è ancora aperto) ma per ora non si intravedono grosse sorprese.
In tutti e tre i raggruppamenti in corsa, infatti, sono presenti consiglieri uscenti che nel 2019 erano stati eletti in buona parte nella lista capeggiata da Nardo, a sua volta socio di studio di uno storico avvocato come Michele Saponara, in passato a lungo presidente dell’Ordine milanese e poi parlamentare. I tre (per ora) possibili successori - alla guida delle tre liste in corsa - sono nomi noti: Antonino La Lumia, Corrado Limentani e Claudio Acampora. La Lumia (lista “Fare avvocatura”), 44 anni, è civilista; Limentani (lista “Noi avvocati”), 64 anni, è penalista da una vita, già passato dal consiglio dell’ordine e dal consiglio giudiziario; Acampora, (lista “Diritti al futuro”), 52 anni, è stato membro della Cassa forense.
E domani pomeriggio avvocati e giornalisti si confronteranno, nell’aula magna di Palazzo di Giustizia, sulle nuove regole per la presunzione di innocenza volute dalla legge Cartabia in relazione a quanto sta avvenendo sul “Qatargate“, trent’anni dopo la storica inchiesta “Mani pulite“.