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La Russa junior accusato di violenza sessuale, l’avvocato della ragazza: “Nessuna querela tardiva”

L’inchiesta: pm al lavoro sui video della serata in discoteca, la difesa di Leonardo Apache pronta a nominare un consulente per gli accertamenti sul telefonino

Ignazio La Russa e il figlio Leonardo Apache

Milano – Era stato il presidente del Senato Ignazio La Russa, padre dell’autore della presunta violenza sessuale, a mettere sul tavolo il tema. In una sua dichiarazione lo storico esponente di Fratelli d’Italia aveva fatto cenno alla presunta – e consapevole – scelta da parte della giovane 22enne di attendere del tempo prima di fare denuncia. 

Parole che non sono andate giù ai difensori della ragazza. “Formale querela”, ha detto l’avvocato Stefano Benvenuto, legale della giovane, ex compagna di liceo di Leonardo Apache La Russa, è stata depositata “nell'immediatezza dei racconti della ragazza, alla sua presenza, formale querela senza attendere nemmeno un giorno. Quindi non è da considerarsi assolutamente un deposito volutamente tardivo o strumentale”.

L'avvocato, in merito alle dichiarazioni rilasciate pubblicamente dal presidente del Senato con le quali "veniva criticata - spiega Benvenuto - la scelta di attendere 40 giorni dai fatti per il formale deposito di querela” ha tenuto a sottolineare che “il fatto che si torni pubblicamente a dichiarare che sia stato un deposito volutamente tardivo viene considerato come un maldestro tentativo di infangare i racconti di una povera ragazza che nulla ha a che fare con il mondo politico”.

Intanto l’inchiesta prosegue: i pm sono al lavoro sui video della serata in discoteca, per verificare se in alcuni frame compaiono La Russa junior e la ragazza. Analisi in corso anche sulle testimonianze delle persone sentite come “informate dei fatti”. La difesa, da parte sua, è pronta a nominare un consulente tecnico per seguire le fasi degli accertamenti informatici sul telefonino del giovane Leonardo Apache.