ALESSANDRA ZANARDI
Cronaca

"Babbo Natale, donaci pace"

L’appello di tanti bambini nelle tradizionali letterine smistate a Peschiera

di Alessandra Zanardi

C’è chi chiede regali, certo, ma c’è anche chi vorrebbe la pace in Ucraina, chi sogna un mondo meno inquinato, chi invoca serenità e salute per la propria famiglia. Anche quest’anno i bambini hanno affidato i propri pensieri e desideri alle letterine per Babbo Natale. Una tradizione che si rinnova, un fiume di messaggi inviati attraverso cassette e uffici postali con destinazione Lapponia, o Polo Nord. E così, nell’immaginario dei più piccoli, i portalettere diventano un simbolico trait d’union col mondo di Santa Claus.

Molti dei testi realizzati dai bambini, accompagnati da adesivi, brillantini e disegni, transitano per il centro di smistamento postale di Peschiera Borromeo, il più grande della Lombardia. "Caro Babbo Natale – scrive Aurora, 8 anni –, i regali quest’anno puoi deciderli tu per me, ma io vorrei tanto che finisse la guerra in Ucraina e tanto amore e felicità in tutte le famiglie". Anche Jamie vorrebbe "un po’ di pace per i bambini che vivono nei paesi con la guerra, vorrei dei peluche per loro e per me e ricordati … che non abbiamo il camino!". "Non importa quale regalo mi porterai – spiega Giulia, che frequenta la quinta elementare – perché sono contenta che hai realizzato quello dello scorso anno perché il Covid è quasi passato".

A volte i pensieri dei bambini riflettono anche situazioni personali, come quella di Fabrizio, che scrive: "Caro Babbo Natale, ti chiedo due regali: un pallone di cuoio (magari quello dei mondiali) e un telefono se puoi, ma ti chiedo una cosa un po’ più importante: vorrei che nella mia famiglia non si litigasse più".

Antonia desidererebbe "che al mondo ci fosse meno inquinamento", mentre a Diego non dispiacerebbe aiutare il nonnino porta-doni a distribuire i pacchetti a tutti i bambini del mondo: "Non voglio dei regali – recita infatti la lettera –, voglio farne uno a te: vorrei tanto aiutarti a fare questo lavoro molto difficile perché ti voglio tanto bene". L’altro giorno a Milano gli alunni di 12 classi elementari dell’istituto Ermanno Olmi hanno consegnato i loro messaggi per Babbo Natale all’ufficio postale di piazzale Nigra. L’iniziativa è stata anche l’occasione per confrontarsi su alcuni temi, ad esempio il piacere di scrivere e le lettere intese come veicolo di emozioni, oltre che come forma di comunicazione. Le classi che hanno partecipato al progetto sono state accompagnate dalla maestra Elisa Stifanese e dalla dirigente scolastica Roberta Colombo.