Le scorribande violente e le gang di giovanissimi. Il bullismo che fa leva sulla forza del branco e le rime anti-sistema in erba a fare da immancabile colonna sonora. Le foto da spacconi sui social, con pistole (finte, si spera) ben in vista, e un milieu criminale che genera insicurezza anche tra gli adolescenti, dalle zone più centrali della città alle periferie più problematiche. Da qualche anno, ormai, le forze dell’ordine stanno calibrando strategie di prevenzione e sforzi investigativi per inquadrare e contrastare un fenomeno spesso rubricato semplicisticamente con il termine "baby gang", ma che in realtà ingloba dinamiche ben più fluide e complesse da interpretare, con gruppi di ragazzi e ragazzini che di frequente si aggregano solo per una sera e che non è facile intercettare e monitorare.
Per farlo, la Questura, nell’ambito di una maxi operazione coordinata a livello nazionale dal Servizio centrale operativo (Sco), ha messo in atto negli ultimi giorni una serie di attività ad hoc, organizzando accertamenti a tappeto nelle aree più battute dal popolo della movida e non solo (dall’asse Centrale-Baires-Porta Venezia a piazza Gae Aulenti, da San Siro a CityLife e i Navigli) e perquisizioni a casa di giovani sospettati di nascondere armi e droga. Il bilancio complessivo parla di 520 identificati (di cui 124 under 18), 220 grammi sequestrati tra cocaina, hashish e marijuana e 16 arrestati (9 maggiorenni e 7 minorenni) per interventi in flagranza, fermi di indiziato di delitto e ordinanze di custodia cautelare in carcere per indagini già in corso.
Blitz e controlli sono stati coordinati dagli specialisti della Squadra mobile, guidati dal dirigente Marco Calì e dal vice Domenico Balsamo, e hanno visto la partecipazione di Upg e commissariati cittadini. Martedì gli investigatori si sono concentrati su un gruppo legato a un trapper emergente. Il giorno dopo, le perquisizioni hanno riguardato i componenti di bande di strada, prevalentemente di origine nordafricana o nati in Italia da genitori immigrati, sospettati di furti e rapine: in quell’occasione, sono finiti sotto sigilli una scacciacani, un tirapugni, mazze da baseball, storditori elettrici, machete e coltelli.
Giovedì, infine, i poliziotti della Mobile e i colleghi del commissariato Greco Turro, coordinati dalla dirigente Anna Laruccia, hanno perquisito quattro giovanissimi accusati di aver accerchiato e derubato un minorenne di un borsello il 4 giugno in via Stella Bianca, a due passi dalla sede dell’Università Bicocca: nelle rispettive abitazioni di residenza, gli investigatori hanno raccolto "elementi di prova in merito alla commissione della rapina".
Nicola Palma