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"Baby gang allarme sociale La repressione non basta"

Il sindaco sulle molestie di Peschiera: certi problemi vanno analizzati e capiti. De Corato: sbagliato parlare ancora di comprensione dopo i fatti di Capodanno

Le molestie sono avvenute in treno, tra Peschiera del Garda e Desenzano, ma in fondo riguardano anche Milano, perché quattro delle ragazze che hanno denunciato le aggressioni sessuali sono milanesi e lo potrebbero essere anche alcuni dei molestatori e perché il fenomeno delle baby gang riguarda anche il capoluogo lombardo. Basta tornare indietro con la memoria e ricordare quanto accaduto in Piazza Duomo durante il concerto di Capodanno. Il sindaco Giuseppe Sala, intervistato ieri mattina su SkyTg24, ha commentato i fatti di Peschiera del Garda, sottolineando che si tratta di un problema ormai generalizzato: "Il fenomeno baby gang è un allarme sociale. Purtroppo lo è in tutta Italia e in tutto il mondo. Parlavo con il sindaco di Belluno, che mi diceva: “Noi non sapevamo nemmeno cosa fossero le baby gang e oggi ce le abbiamo’’. Bisogna lavorare di più, non è possibile immaginare di lavorare solo di repressione, anche se il territorio va controllato, eccome".

Il primo cittadino pensa che sia necessario affrontare il problema anche e soprattutto dal punto di vista sociale, perché dietro quanto accaduto a Capodanno a Milano o la scorsa settimana a Peschiera del Garda "ci sono fatti sociali sottostanti". Sala se n’è occupato in prima persona quando ha provato a capire il disagio di tanti giovani del quartiere San Siro, disagi che negli ultimi mesi è spesso sfociato in atti anche criminali che vedono come protagonisti i rapper del quartiere e giovani di origine extracomunitaria. Il punto, in fondo, secondo Sala sta proprio nella nazionalità di chi delinque: "Perché si parla molto di San Siro, perché si stigmatizza quel quartiere e lo si considera difficile? Perché lì il tasso di immigrazione è quasi al 40 per cento. Ci sono molti giovani, magari con aspettative deluse. Ormai la città non è un tutt’uno, ma sono singole parti che vanno a volte gestite in maniera diversa".

Negli ultimi mesi ci si è spesso chiesti se questo fenomeno delle baby gang sia stato provocato anche dall’emergenza pandemia, o meglio dai lunghi mesi in cui tanti giovani sono rimasti chiusi in casa senza aver contatti con i propri coetanei. Il sindaco è convinto che anche questo fattore abbia contato nell’esplosione di violenza che si registra negli ultimi tempi: "Senz’altro sì, gli effetti della pandemia c’entrano. I giovani dobbiamo da un lato comprenderli da un lato aiutarli. Ne vedo tanti che si impegnano moltissimo e hanno grandi aspettative e tanti che sembrano persi. Dobbiamo sostenere i primi e aiutare i secondi".

L’approccio di Sala al fenomeno baby gang, però, non convince il centrodestra. L’assessore regionale alla Sicurezza Riccardo De Corato, esponente milanese di Fratelli d’Italia, affonda il colpo contro il numero uno di Palazzo Marino: "Non sono bastate le violenze di gruppo da parte di nordafricani la notte del 31 dicembre 2021 per porre l’attenzione sul problema dell’integrazione a Milano. Ora, davanti alle violenze sul treno Desenzano-Milano il sindaco parla ancora di comprensione". L’ex vicesindaco, poi, aggiunge: "Le chiacchiere sono diventate l’unico strumento in mano al centrosinistra, un mea culpa sulla situazione non l’ho ancora sentito fare. Si parla di giovani eludendo sistematicamente di citare che sono tutti nordafricani di prima o seconda generazione. Qui non c’entra niente l’ascolto, c’entra semmai la cultura che hanno, che considera la donna come un oggetto, come accaduto a Capodanno".

Massimiliano Mingoia