NICOLA PALMA
Cronaca

Baby Gang dalla condanna per la “faida tra trapper” al concerto al Forum: "Sarà da fine del mondo"

Il trapper al centro di una serie di indagini con svariate ipotesi di reato pronto a debuttare il 6 maggio ad Assago in una serata-evento Il legale: "È il suo lavoro, chiederemo il permesso al Tribunale"

Il trapper Baby Gang

Il trapper Baby Gang

MILANO – Una città in macerie. Grattacieli scarnificati. Carcasse di auto. Le tenebre. Una scena da film apocalittico. Una scena da "fine del mondo". E del resto è proprio questo il titolo del concerto che segnerà il debutto di Zaccaria Mouhib al Forum di Assago, primo vero banco di prova per un artista da 2,2 milioni di follower su Instagram e 1,5 milioni di iscritti al canale Youtube. "Dite a mamma e papà che Baby Gang è tornato in campo", la frase di lancio delle prevendite in vista del 6 maggio 2024.

Niente di strano, se non fosse che il cantante in questione, uno dei trapper più seguiti in Italia, è tuttora al centro di una lunga serie di procedimenti giudiziari, nonché destinatario recidivo di misure preventive che lo hanno bandito da Milano e da mezza riviera romagnola. Dopo aver trascorso un periodo ai domiciliari nella comunità terapeutica "Il Gabbiano", oggi il ventiduenne di Lecco è sottoposto all’obbligo di dimora in un piccolo Comune dell’hinterland meneghino e non può uscire di casa dalle 20 alle 9 del mattino. Il provvedimento restrittivo è legato alla rissa con sparatoria andata in scena nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via de Tocqueville, nel cuore della movida di corso Como. Incastrato dai filmati con l’amico Simba La Rue e arrestato tre mesi dopo in un’operazione congiunta degli agenti della Squadra mobile e dei carabinieri della Compagnia Duomo, lo scorso 15 novembre è arrivata la condanna in primo grado a 5 anni e 2 mesi per un raid terminato con il ferimento di due senegalesi. Poco più di due mesi prima di quella sentenza, con l’ok dei giudici, Baby Gang è tornato a calcare un palco, ospite di Lazza all’Ippodromo: "È quasi un anno che non stavo davanti a così tante persone, ve lo giuro", l’urlo ai fan.

Nel provvedimento di accoglimento dell’istanza presentata dall’avvocato Niccolò Vecchioni (che un mese fa ne ha avanzata un’altra per l’apparizione al Fabrique col catalano Morad), i giudici hanno ricordato che Mouhib svolge "la professione di cantante" e che la serata con il secondo classificato di Sanremo 2023 era "rilevante nel suo percorso professionale, anche in considerazione della battuta d’arresto legata al lungo periodo di detenzione subìto".

Da lì la decisione di autorizzare l’uscita fuori orario, abbinata al via libera della Questura per entrare in città in deroga al foglio di via che lo terrà fuori da Milano fino alla primavera del 2024 per i fatti del 10 aprile 2021. Quel pomeriggio, Baby Gang e Neima Ezza (con lui coinvolto pure in un’indagine su quattro rapine costata al primo una condanna a 4 anni e 10 giorni per un colpo a Vignate) radunarono 300 ragazzi in via Micene, nel cuore di San Siro, per girare un videoclip, nonostante il divieto di assembramenti legato alla coda della terza ondata della pandemia. All’arrivo della polizia, il gruppone si dileguò per poi ricompattarsi in piazzale Selinunte: solo i lacrimogeni fermarono il lancio di pietre e bastoni.

Per “La fine del mondo” , il legale di Mouhib replicherà lo stesso schema utilizzato in precedenza: "La legge prevede che le modalità operative di questo tipo di misura siano armonizzate con le esigenze professionali dell’imputato", argomenta. In quell’occasione, non servirà il lasciapassare di via Fatebenefratelli, a meno che Baby Gang non voglia passare da Milano per raggiungere il Forum, che si trova nel territorio di Assago. Un ginepraio in cui il trapper è ormai abituato a orientarsi, nella complicata impresa di coniugare la gestione degli impegni artistici con restrizioni e processi generati dai presunti reati commessi. L’elenco è lungo. Dopo il blitz di San Siro, Mouhib fece parlare di sé qualche mese dopo per l’agguato fuori dalla discoteca Old Fashion: secondo le accuse, il 24 agosto si presentò a volto coperto insieme ad altri per dar manforte all’amico Mattia Barbieri – il leader del collettivo Seven Zoo meglio noto come Rondodasosa respinto dagli addetti alla sicurezza – e per aggredire il rivale Laioung. E arriviamo al 2022. A gennaio, l’arresto per la rapina di Vignate, con scarcerazione venti giorni dopo per "profili di lacunosità e debolezza" del quadro accusatorio ravvisati dal Riesame. Il primo aprile, il post su Instagram per far sapere di aver girato alcuni filmati poi inseriti in un video musicale mentre si trovava recluso a San Vittore: altra indagine. Dieci giorni dopo, la denuncia per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale dopo aver saltato un controllo di polizia e aver poi aggredito due agenti in piazzale Loreto. A ottobre, il secondo arresto in dieci mesi per i colpi esplosi in via de Tocqueville.