Lecco, 26 gennaio 2024 – Dopo quanto accaduto a Lecco la sera del 20 gennaio 2024, la situazione di Baby Gang si complica ulteriormente e con lui traballa la certezza del concerto-evento ad Assago, in programma per il 6 maggio. La sua presenza non era ancora stata formalizzata, ma è innegabile che, dopo l’ultimo evento che l’ha visto protagonista, la sua posizione agli occhi dei giudici si complica, e con lui anche il lavoro.
Il trapper di 22 anni è stato arrestato dopo una presunta sparatoria avvenuta in casa sua dove avrebbe ferito un suo amico con un “colpo di arma da fuoco alla gamba sinistra”. Nell’ordinanza con cui i giudici hanno aggravato la misura cautelare del trapper, dall’obbligo di dimora a Lecco agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, vengono però revocate anche le “autorizzazioni sinora concesse”, ovvero le incisioni, le uscite serali, le uscite promozionali e quindi a rischio anche i concerti.
Niente incisioni in studio né uscite promozionali
Niente più incisioni in studio, nè uscite serali e nemmeno uscite per attività promozionali per ora e in più, a questo punto, per Baby Gang è anche a rischio il concerto del 6 maggio al Forum di Assago, il suo più grande evento finora che era stato programmato per presentare al pubblico il nuovo album. Inoltre vengono rigettate anche le istanze su cui ancora i giudici non avevano deciso.
Il nodo di Assago rimane: per il concerto del 6 maggio il trapper non era ancora stato formalmente autorizzato, perché la data era ancora distante nel tempo, ma ovviamente sarà difficile per lui ormai ottenere un via libera.
I fatti del 20 gennaio
Su quanto accaduto in casa del 22enne, il 20 gennaio a Lecco, sono molti ancora gli aspetti da chiarire. Pare che l'amico ferito con un colpo di pistola fosse entrato nell'abitazione dalla finestra, ma la dinamica è ancora al vaglio degli inquirenti. Quest'ultimo, comunque, non ha presentato denuncia contro il trapper, anche se ha messo a verbale che sarebbe stato lui a sparare.
In casa del cantante i carabinieri hanno trovato una pistola ad aria compressa, sulla quale si dovrà appurare se chi ha sparato ha usato quest’arma o un’altra, dato che nell'ordinanza si parla di un colpo d'arma da fuoco.
In casa, oltre Baby Gang e l’amico colpito, c'era anche Mounir Chakib, detto "Malippa", manager di Baby Gang e già condannato a 3 anni e 8 mesi nel processo per la sparatoria di due anni fa.