Milano - Baby gang nei guai. La Polizia di Milano ha eseguito, questa mattina, quattro misure cautelari del collocamento in comunità nei confronti di quattro 15enni, incensurati, ritenuti responsabili di sei rapine, furti e aggressioni ai danni di loro coetanei tra CityLife e piazzale Giulio Cesare.
Le indagini degli agenti del Commissariato Sempione hanno ricostruito la dinamica delle sei rapine, messe a segno tra settembre 2020 e febbraio nei pressi di CityLife e piazzale Giulio Cesare, di un furto di bicicletta nel gennaio di quest'anno collegato al tentativo di estorsione e di una delle rapine avvenuta nei pressi del parco Massena, vicino a corso Sempione. Il gruppo, composto da una quindicina di ragazzi, tra i quali quelli identificati e colpiti dal provvedimento, adottava in tutti gli episodi lo stesso modus operandi: individuata la vittima, il capobanda la raggiungeva con un pretesto senza lasciar intuire le vere intenzioni e, una volta fermata, le toglieva ogni possibilità di fuga grazie agli altri membri sopraggiunti improvvisamente e tutti insieme.
Vittime e rapinatori si conoscevano di vista, o tramite contatti social o per comuni frequentazioni scolastiche: da qui le minacce per far temere alle vittima ripercussioni se avesse raccontato quanto accaduto. I componenti del gruppo (presenti sui social con account in cui rivendicano l'appartenenza al quartiere San Siro con il codice di zona 20148) si proponevano sui social con comportamenti da boss, sullo stile di 'Gomorra' e da 'bimbi soldato'; traendo ispirazione dai rapper e trapper del web, hanno partecipato ai numerosi video degli stessi compreso quello del 10 aprile scorso in Piazza Selinunte ove si erano assembrati 300 giovani.
I poliziotti hanno rilevato un progressivo aumento della gravità dei fatti commessi dai 15enni, segno di un innalzamento del livello della pericolosità criminale.