Milano, 22 dicembre 2024 – Il colpo sulle scale tra la banchina e il mezzanino della fermata del metrò. L’adolescente accerchiato da un gruppo di coetanei e costretto a spogliarsi del giubbotto e a consegnare lo smartphone. L’intervento immediato di due agenti della polizia locale. L’arresto dell’autore materiale. Finita? No, perché a quel punto i complici sono tornati in massa, accerchiando i ghisa per liberare l’amico: uno dei vigili è stato buttato a terra e colpito con calci e pugni, senza riportare per fortuna gravi conseguenze. Alla fine, il bilancio dell’operazione-lampo parla di due minorenni marocchini, di 14 e 15 anni, ammanettati per rapina e resistenza a pubblico ufficiale e portati al Beccaria, in vista dell’udienza di convalida.
Fermata Pagano
Ore 18 di venerdì, siamo alla stazione Pagano della linea rossa della metropolitana. Un tredicenne scende dal treno e si incammina verso l’uscita. All’improvviso, si ritrova una decina di ragazzini addosso: lo minacciano, lo spintonano, lo obbligano a consegnare giubbotto e cellulare. Alla scena assistono in diretta due agenti in borghese del Nucleo tutela trasporto pubblico, che monitorano quotidianamente i mezzi sotterranei e di superficie. I ghisa rincorrono gli aggressori e riescono a bloccare uno di loro, quello che ha ancora tra le mani la refurtiva. Gli altri riescono a fuggire, ma dopo pochi secondi si ripresentano nel mezzanino: i vigili, in netta inferiorità numerica, li fronteggiano, anche se uno di loro viene spinto a terra e colpito più volte.
Cittadino esemplare
Anche grazie all’aiuto di un passeggero, i due agenti riescono a non far scappare il primo arrestato e a bloccarne un altro: i due minorenni, residenti rispettivamente a Milano e a Cesano Boscone, vengono portati in carcere. Nel parapiglia, il tredicenne, sotto choc per l’accaduto, si riprende il maltolto e si allontana: l’indagine procede d’ufficio, ma i ghisa sperano che i suoi genitori si mettano in contatto con loro per formalizzare la denuncia. “Ringraziamo il cittadino che ha aiutato i colleghi a difendersi dalla violenza del branco – commenta il segretario del Sulpl Daniele Vincini –. Detto questo, auspico che il Governo ci dia gli strumenti necessari per fronteggiare in maniera più efficace i delinquenti, in particolare quelli che hanno meno di 18 anni”.