Milamo – Protagonista delle cronache - tra arresti, denunce e presenze nelle aule dei Tribunali - e ai vertici delle classifiche di streaming. Oltre 6,5 milioni di ascoltatori mensili, brani che hanno totalizzato due miliardi di streaming su Spotify, milioni di follower sui social, la conquista della scena musicale francese con la canzone ‘Mentalité’, che ha totalizzato 132 milioni di streaming. Incassi da record e un tour europeo che lo porterà anche al Bataclan, la sala concerti a Parigi che il 13 novembre 2015 è stata insanguinata da uno dei più gravi attentati terroristici di matrice islamica.
È la parabola di Baby Gang, all’anagrafe Zaccaria Mouhib, il trapper nato a Lecco 23 anni fa da una famiglia originaria del Marocco, finito al centro di una lunga serie di guai giudiziari in parallelo alla sua ascesa nel panorama musicale e al suo riscatto. Un’immagine da “artista maledetto“ che ha attirato pubblico e investimenti delle case discografiche. L’album ‘L’angelo del male’ è in vetta alla classifica ufficiale Fimi/Gfk e certificato Oro, “alimentando sempre più la voglia dei fan di vederlo live e vivere finalmente in prima persona l’intensità dei suoi brani che hanno raggiunto i 2 miliardi di streaming su Spotify”. Baby Gang è stato certificato nel 2023 il rapper italiano più ascoltato all’estero su Spotify e nella sua carriera ha collaborato con artisti internazionali come Lacrim, Jul, Raf Camora, Morad e Russ millions.
‘The end of the world european tour’ si aprirà il 25 ottobre al Circo Momo de L’Aquila, con “il primo vero concerto della carriera di Baby Gang, finalmente libero di dedicarsi alla sua musica e ai suoi fan, portavoce dei giovani italiani di seconda generazione, cresciuti sulla strada ma con l’idea di costruire un futuro migliore”. Poi nove live nei più importanti club europei, dal Bataclan di Parigi all’Astra di Berlino, altre tre date nei palasport italiani a dicembre, con tappa all’Unipol Forum di Assago il 14 dicembre. Concerti prodotti da Trident Music che segneranno lo sbarco sulla scena europea del trapper che ha vissuto l’esperienza del carcere minorile Beccaria, è stato aiutato a sviluppare il suo talento nella comunità Kayros fondata da don Claudio Burgio, è tornato più volte protagonista in negativo delle cronache.
L’ultimo processo d’appello, con al centro la sparatoria avvenuta la notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via di Tocqueville, vicino a corso Como, nella movida milanese, in cui rimasero feriti due senegalesi, si è concluso con un dimezzamento della pena. “Qua parliamo di processi veri, non è una trovata pubblicitaria, questi ragazzi sono tutti quanti ristretti nella loro libertà personale, sono vicende che hanno un impatto concreto sulle loro vite, non è un gioco”, aveva spiegato il suo difensore, l’avvocato Niccolò Vecchioni, dopo la sentenza. Un caso che ha coinvolto anche un altro trapper della sua crew dal passato difficile, Simba La Rue, anche lui protagonista di una scalata alle classifiche.