REDAZIONE MILANO

Baby pusher di hashish e ossicodone preso dopo la fuga da una comunità

Intercettato dai ghisa in via Farini. Misura cautelare inasprita: va al Beccaria .

Intercettato dai ghisa in via Farini. Misura cautelare inasprita: va al Beccaria .

Intercettato dai ghisa in via Farini. Misura cautelare inasprita: va al Beccaria .

I ghisa del Comando decentrato 9 l’hanno ammanettato la prima volta il 12 agosto nei giardinetti di piazzale Maciachini: il quindicenne tunisino, uno dei tanti minori non accompagnati che vagano in città, era stato "pizzicato" con un etto di hashish e alcune pastiglie di ossicodone, potente antidolorifico che sempre più frequente viene utilizzato come surrogato low cost dell’eroina.

Dopo l’arresto e l’udienza di convalida, il giudice ha disposto il collocamento in una comunità di accoglienza, dalla quale però F.B. si è allontanato quasi subito. A quel punto, il gip Irina Grossi, su richiesta del pm della Procura per i minorenni, ha firmato un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare, disponendo la permanenza in carcere per un mese.

E arriviamo alla notte di ieri. Tre agenti notano un ragazzino in via Farini qualche minuto prima dell’una e decidono di controllarlo: il giovanissimo nordafricano, senza documenti, dice di chiamarsi F.B. è lui, emerge dai controlli in banca dati, lo stesso tunisino scappato qualche giorno prima. A quel punto, l’adolescente viene prima accompagnato nelle stanze dell’ufficio arresti e fermi di via Custodi per essere fotosegnalato e poi in cella al Beccaria.

N.P.