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A destra, Johanna Nataly Quintanilla Valle, 40 anni: il suo compagno sostiene sia morta durante un gioco erotico
di Anna GiorgiMILANONon si trova il corpo di Jhoanna Nataly Quintanilla, la baby sitter di 40 anni uccisa dal compagno, il salvadoregno Pablo Heriberto Gonzalez Rivas. Il 48enne ieri, anche davanti alla gip Anna Calabi, che ha convalidato il fermo, ha ammesso di aver ucciso, non intenzionalmente secondo la sua versione, la compagna, e di averle "accidentalmente rotto il collo" durante un gioco erotico finito in tragedia. La gip dopo aver raccolto la confessione ha disposto la custodia cautelare in carcere, come chiesto dalla Procura di Milano, che lo accusa di omicidio aggravato e di occultamento di cadavere.
L’uomo ha confermato di aver messo il corpo della compagna in un borsone e poi di averlo gettato nelle campagne tra Inzago e Cassano d’Adda, nel Milanese. Ma i carabinieri, anche ieri, sono tornati a setacciare i campi e i canali della zona, senza esito. Il salvadoregno sostiene di aver guidato "sempre dritto", di aver abbandonato il cadavere in un fosso accanto a una rotonda, ma del corpo di Jhoanna nessuna traccia, troppo vaghe le indicazioni e pure il maltempo, la pioggia che cade da giorni non sta aiutando le ricerche. ll ritrovamento del corpo però, è fondamentale per le indagini perché solo dopo l’autopsia si potranno avere le risposte ai tanti dubbi sulla dinamica.
Gli inquirenti ritengono poco credibile il gioco erotico finito in tragedia, sospettano che sia semplicemente una delle tante bugie dell’uomo per puntare all’omicidio preterintenzionale e salvarsi così dalla condanna all’ergastolo. Come non è chiaro nemmeno il momento della morte, che potrà forse essere chiarito dall’esame autoptico se le acque della Muzza in cui i pm ipotizzano sia stato gettato il corpo, lo restituirà in tempi brevi.
Ma anche l’indicazione così generica del luogo, per i pm, sarebbe intenzionale da parte dell’uomo che non vuole far ritrovare il corpo. La prima bugia di Gonzales riguarda proprio la notte del delitto quando sostiene di essersi addormentato e di non essersi accorto che la compagna fosse uscita di casa. Le immagini delle telecamere, invece, lo mostrano mentre - tra le 2 le 3 di notte del 25 gennaio - fa avanti e indietro, più volte, dall’appartamento in piazza dei Daini, al garage.
Ai militari parla della vittima come di un’amica, una coinquilina, non invece di una compagna con cui conviveva da oltre sei anni. Ed è sospetta anche la denuncia che arriva solo una settimana dopo la scomparsa. Il 48enne ha fatto tutto da solo, anche se non è chiaro il movente che ha portato al delitto. Il sospetto degli inquirenti è che Gonzalez abbia ucciso Jhoanna perché lei voleva interrompere la relazione o forse dopo un litigio legato ai soldi che il compagno inviava alla ex moglie in Salvador, dove aveva anche due figli.
Non è chiaro nemmeno se la moglie in Salvador fosse una ex, stando alle sue dichiarazione la donna sarebbe dovuta salire a Milano nelle prossime settimane, anche se nemmeno di questo ci sono evidenze.