GIAMBATTISTA ANASTASIO
Cronaca

Bagarre in Consiglio regionale: "I ciclisti mi piacciono se investiti". Ma il centrodestra salva Feltri

La maggioranza si oppone alla discussione della mozione che ne chiedeva le dimissioni da consigliere. Solo Garavaglia si dissocia: "Sua opinione personale, la posizione di FdI è diversa". Opposizioni in rivolta.

Bagarre in Consiglio regionale: "I ciclisti mi piacciono se investiti". Ma il centrodestra salva Feltri

I cartelli di protesta esposti dal centrosinistra durante la seduta del Consiglio

In Consiglio regionale la maggioranza di centrodestra ha respinto la mozione con la quale il centrosinistra chiedeva a Vittorio Feltri di dimettersi da consigliere regionale per le parole proferite nei confronti dei ciclisti in occasione di un incontro pubblico tenutosi settimana scorsa: "A Milano quello che mi dà fastidio sono le piste ciclabili: i ciclisti mi piacciono solo quando vengono investiti". Questa la dichiarazione del direttore editoriale de Il Giornale eletto nelle fila di Fratelli d’Italia alle ultime Regionali. Una dichiarazione che ha fatto insorgere non solo le opposizioni al Pirellone ma anche e soprattutto le associazioni dei famigliari delle vittime della strada e quelle dei ciclisti, che ieri mattina hanno protestato davanti al Pirellone, prima dell’inizio della seduta. Il Consiglio – per l’esattezza – si è espresso non nel merito della mozione ma sul carattere di urgenza con la quale è stata presentata, respingendolo. E a quel punto è stata bagarre: Pierfrancesco Majorino, capogruppo del Pd, ha preso la parola per sottolineare la mancanza di risspetto del quale il centrodestra, a suo avviso, si stava macchiando nei confronti dei troppi ciclisti investiti a morte a Milano e non solo. Nel capoluogo lombardo se ne sono contati 12 tra il 2023 e il 2024. Majorino, però, è stato interrotto da Davide Caparini, consigliere regionale della Lega, che nel difendere la facoltà di Feltri di dire ciò che ha detto ha preso a ripetere: "Libertà, libertà". Nel frattempo dai banchi delle opposizioni si erano esposti cartelli contro il giornalista e consigliere regionale: "Feltri vergogna" e "Non si scherza sui morti in strada". Nel centrodestra l’unico a dissociarsi dalle dichiarazioni di Feltri è stato, prima del voto, Christian Garavaglia, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale: "Il consigliere Feltri ha rilasciato una battuta strettamente personale, una sua opinione che non è certo l’opinione di Fratelli d’Italia. Abbiamo sempre sostenuto il ciclismo come sport ma anche l’utilizzo della bicicletta come mobilità". Quanto alla mozione e alla richiesta di dimissioni, Garavaglia spiega: "È Feltri che deve rispondere personalmente, le questioni personali sono personali, non penso che questo debba essere oggetto di una discussione politica in Aula". Equilibrio o equilibrismo, il suo? Quanto alle scuse pubbliche chieste a Feltri da Majorino, Garavaglia non si nasconde: "La scelta di negare la discussione sulla mozione è il segno che la maggioranza di centrodestra non ha alcun interesse a prendere le distanze dalle gravi affermazioni di Feltri, mostrandosi di fatto connivente con chi istiga alla violenza – dichiarano Luca Paladini e Michela Palestra, consiglieri del Patto Civico e primi firmatari della mozione –. Volevamo un segnale di attenzione verso gli oltre 6.000 cittadini che hanno scritto ai capigruppo, manifestando la propria indignazione in nome delle tante, troppe, vittime della strada". Quindi Paola Pizzighini, consigliera regionale del M5S: "Il contributo di Feltri in Consiglio regionale è inintelligibile: le sue presenzenon arrivano al 30%. Le sue esternazioni invece sono dannose e istigano alla violenza, quindi può continuare a stare a casa esternando cattiverie disgustose senza rappresentare questa istituzione". Infine Onorio Rosati (AVS): "Il Consiglio ha perso un’occasione per far chiarezza sulle parole vergognose di Feltri".