Milano – Tre piscine comunali scoperte, Lido, Argelati e Suzzani, resteranno chiuse per lavori quest’estate e anche le prossime due. Allora perché non rendere balneabili la Darsena e alcuni tratti dei Navigli per consentire ai milanesi di fare un bagno all’aperto?

L’idea è emersa ieri durante la commissione Sport del Comune ed è stata avanzata dal consigliere della lista Sala Marco Mazzei: "La proposta che potremmo portare avanti, e non in modo provocatorio, potrebbe essere quella di rendere di nuovo balneabili alcuni tratti dei Navigli. In città abbiamo un sacco di acqua pulitissima e sicura dal punto di vista dei gorghi e dei vortici, perché le grate sui Navigli iniziano solo dopo un certo tratto. Nel tratto prima della circonvallazione, invece, non c’è alcuni tipo di pericolo. Ma quell’acqua è utilizzata solo da chi fa sport acquatici. Considerando che il problema delle piscine scoperte chiuse non potrà essere risolto nei prossimi tre anni, è il caso di pensare a una sperimentazione sulla balneabilità dei Navigli e anche della Darsena, che è uno spazio balneabile dal punto di vista della qualità dell’acqua. Così come l’Idroscalo, che è battereologicamente perfetto".
La presidente della commissione Sport Angelica Vasile (Pd), che ha ritirato le dimissioni annunciate in seguito alle polemiche sulla sua decisione di convocare le commissioni in presenza e non da remoto, sposa la proposta di Mazzei: "La Darsena e i Navigli balneabili? Un’ottima idea. Non credo che riusciremo entro tre anni a far riaprire le piscine scoperte da ristrutturare, ma almeno per la prossima estate dovremo avere un Piano B".
Il consigliere del Pd Alessandro Giungi non dice "no" alla proposta di Mazzei, ma osserva che "va analizzato il tema della sicurezza e del numero di persone che frequentano i corsi d’acqua milanesi. Se diciamo che ci si può tuffare in Darsena, rischiamo di andare incontro a problemi seri. Bisogna ragionarci bene e pensare alla sicurezza in particolare dei bambini".
La balneabilità di Darsena e Navigli non è un tema nuovo. Nel luglio 2017 tre consiglieri comunali – Alessandro Morelli, Enrico Marcora e Franco D’Alfonso – fecero un tuffo in Darsena per chiederne l’apertura ai bagnanti. Non se ne fece nulla. I politici rimediarono solo una multa per aver violato il divieto di balneabilità.
La commissione Sport si è occupata anche del rincaro delle tariffe delle piscine di Milanosport (+30 euro all’anno per chi era già iscritto, +70 euro all’anno per i non iscritti) e dei canoni di affitto delle palestre comunali per le associazioni sportive (la tariffa è passata da 12,50 a 23 euro all’ora). Federico Bottelli (Pd) dice: "La revisione delle tariffe è doverosa. Due fasce di reddito non bastano. Chi ha di più deve dare di più". La consigliera dem Roberta Osculati chiede di "coinvolgere il ministro dello Sport Abodi, perché il problema principale da rivolvere è quello della mancanza di risorse per gli impianti sportivi". Vasile concorda: "Va invitato".