
Francesca Morain
Milano, 10 febbrao 2020 - Ha decorato il bagno pubblico che gestisce da circa dieci d’anni con ninnoli, quadretti di fate e di santi, fotografie di familiari, di amici, di sé ("Quella sono io da giovane mentre ero in barca" dice), ventagli giganti e elefanti porta fortuna. Non si esagera se si dice che la toilette pubblica di Porta Genova, linea verde, è la più bella fra le 84 presenti nella metropolitana. Merito di Francesca Morain, 65 anni, "creativa come ogni Bilancia", che ha trasformato i servizi, di solito lugubri, in un posto piacevole oltre che pulito. "I giapponesi vengono qui a fare le foto. Qualche tempo fa è stato allestito un servizio fotografico di moda…" racconta Francesca che nella sua vita è stata anche impiegata. L’interior design lascia positive impressioni ai clienti – che possono variare da venti al giorno a centinaia ad aprile, con il Fuori Salone – ma Francesca ha puntato all’estetica anche per fare un favore a sé: "Quando mi hanno dato le chiavi e ho visto quanto era buio e spoglio mi è venuta l’angoscia. Allora ci ho messo la mia anima per tramutarlo in un luogo bello: qui trascorro molte ore". L’apertura è dalle 9:30 fino anche alle 20, spesso anche la domenica. La tariffa varia da 30 centesimi per il cambio indumenti a 70 centesimi per l’uso del bagno, dove di particolare c’è persino il copri-water con la fantasia acquario che le hanno provato a rubare. Ma i furti hanno riguardato anche altro: "Mi hanno portato via cornici con dentro le foto, infatti adesso uso le fotocopie. Senza contare le sottrazioni di carta igienica, porta sapone e carta assorbente".
Il problema vero però è la maleducazione delle persone: quelle che lasciano un disastro in bagno. I più terribili? "Quei tifosi ubriachi che oltre ad essere incivili scappano senza pagare un centesimo". Il premio dell’antipatia va alle "signore snob che rifiutano di pagare la tariffa, perché avrebbero già preso il biglietto dell’Atm". Quella che più l’ha lasciata amareggiata è stata una donna dell’Est: "Mi ha piantato il trolley vicino al mio banco fiondandosi in bagno e poi, quando è uscita, mi ha accusata di averle rubato il portafogli. Voleva che le dessi cento euro. Sono convinta che abbia cercato di truffarmi". Per fortuna tra i turisti figurano anche campioni di generosità: "Soprattutto inglesi e giapponesi". C’è chi lascia mance di 20 euro.