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Fatou Sarr morta in piscina, la famiglia: “Chi sa qualcosa parli”. E l’appello: “Aiutateci a riportarla in Senegal”

La piccola era annegata nel parco acquatico Aquaneva di Inzago (Milano): “Verità e giustizia per nostra figlia”. Raccolta fondi online per aiutare i genitori a riportare il corpo nella sua terra d’origine

L'isola di Bettenty, luogo d'origine della famiglia della piccola Fatou Sarr

L'isola di Bettenty, luogo d'origine della famiglia della piccola Fatou Sarr

Chiede giustizia la famiglia della piccola Fatou Sarr, la bambina di 11 anni che lunedì scorso aveva perso i sensi in acqua all’Aquaneva di Inzago, e che dopo tre giorni è morta all’ospedale di Bergamo. La ragazzina, residente a Caravaggio (Bergamo) e originaria del Senegal, era al parco acquatico insieme alla comitiva di un centro estivo. Il responsabile del gruppo, don Andrea Piana, è indagato per omesso soccorso.

“Siamo profondamente addolorati e confusi dalla terribile situazione che stiamo vivendo – ha scritto la famiglia – e ribadiamo la richiesta di fornire qualsiasi informazione utile alle indagini, alle autorità competenti, ogni piccola informazione può aiutarci a far luce su questa vicenda”.

“Vi ringraziamo ancora tutti per l’immensa vicinanza che ci state dando. Ringraziamo in particolare l’ospedale di Bergamo, la Procura della repubblica e gli organi inquirenti, per la tempestività con la quale hanno avviato le indagini finalizzate a ricostruire le responsabilità del tragico evento. Siamo determinati, con il supporto dei nostri avvocati, ad ottenere giustizia per Fatou e a evitare che simili tragedie possano, in futuro, colpire altre famiglie”.

La raccolta fondi

La famiglia ha lanciato anche una raccolta fondi per riportare il corpo della piccola Fatou in Senegal. “La nostra volontà più grande in questo momento è riportare la piccola Fatou nella terra dove è nata, dove sarebbe tornata, come diceva sempre, finita l’università in Italia. Vogliamo esaudire quest'ultimo desiderio in modo che possa ricongiungersi a tutta la sua famiglia natia e alla terra che l’ha vista crescere. Per questo abbiamo iniziato una raccolta fondi per permettere ai genitori di riportarla in Senegal”.

“Dopo la tragedia che ci ha colpiti vorremmo solo poter riportare la nostra piccola nell'isola dov'è nata, Bettenty. Vi chiediamo un aiuto per sostenere questi grandi costi. Fatou non potrà più prendere la laurea, né andare in prima media come tanto desiderava. Vogliamo però esaudire il suo desiderio di tornare, come se quella laurea l’avesse presa per davvero, se vorrete aiutarci, ve ne saremo grati. Giustizia e verità per Fatou”.