La vecchia Clio del 2006 di Davide Fontana è parcheggiata in cortile, in mezzo all’erba alta. Non la usava più perchè preferiva la 500 grigia di Carol, auto con la quale era andato in Val Camonica a gettare il suo cadavere fatto a pezzi. La stessa che i vicini di casa gli hanno visto guidare nei due mesi in cui la donna era scomparsa. Nessuno l’aveva più vista, al civico 9 di via Barbara Melzi a Rescaldina. Davide, 43 anni, veniva da Milano, lavorava nell’ufficio del personale della sede centrale di un grande istituto di credito in centro città ed era appassionato di fotografie e cibo. Secondo indiscrezioni, era stato sposato in passato. Bancario e foodblogger da oltre 13mila follower su Instagram: un insospettabile. Nel suo blog “storiedifood“ si descriveva così: "Nato a Milano in aprile, ariete atipico, calmo e razionale ma testardo e determinato a raggiungere gli obiettivi prefissati". Frasi che non sembrano più innocue, contraddette dalla realtà dopo la confessione dell’uomo che ha ammesso di aver ucciso a martellate, fatto a pezzi e occultato il corpo di Carol Maltesi. E sembra di vedere un’altra maschera da personaggio buono anche sul suo profilo Instagram “Uomoallacoque“, dove Fontana aveva pubblicato un post contro la violenza sulle donne e un altro che invitava le persone a fare del bene aiutando una onlus di Zanzibar, paese che aveva visitato qualche anno prima. E le foto di “menu degustazione“ continuavano a comparire on line, anche nelle ultime settimane. A Milano era molto conosciuto tra gli appassionati di food.
"Io avevo partecipato a un suo cooking show nel 2019 – racconta Anna M. – e mi era sembrata una persona gentile e tanto appassionata. “Normale“, per quanto si possa percepire in quei contesti. Non aveva atteggiamenti né da star e né da persona sgradevole. Io lo stimavo perché era riuscito a fare della sua passione un secondo lavoro". Aveva scelto la tranquilla vita di provincia rispetto al caos del capoluogo lombardo, affittando un appartamento al primo piano di una casa di corte. Era vicino di casa di Carol, con la quale aveva avuto una relazione. Dopo la sua scomparsa si era spacciato per lei, rispondendo ai messaggi al suo posto e, secondo le sue dichiarazioni, anche pagando l’affitto. Avrebbe scelto la cittadina di Borno, in provincia di Brescia, per disfarsi del cadavere della donna perché nel paese della Val Camonica Davide Fontana aveva trascorso lunghi periodi di vacanza.
Nell'articolo "Cadavere fatto a pezzi: è di Charlotte Angie, madre e attrice hard. Fermato il vicino di casa" apparso in data 29.3.2022 al posto della foto di Davide Fontana reo confesso dell'omicidio la cui foto attualmente appare a corredo del pezzo, abbiamo erroneamente pubblicato due foto che ritraevano l'omonimo sig Davide Fontana, al quale non era riferito l'articolo, che è totalmente estraneo alla vicenda e che non c'entra nulla con i fatti riportati nel pezzo. Si è trattato di uno scambio di persona, ce ne scusiamo pubblicamente con il sig. Davide Fontana.