REDAZIONE MILANO

Banche cinesi con Zhang Oggi l’udienza

Oggi è fissata la prima udienza in Tribunale. I creditori cinesi inseguono il numnero uno dell’Inter e della Suning International, Steven Zhang, fino a Milano e vorrebbero il suo stipendio da presidente. Scaduti i termini per presentare ricorso a Hong Kong contro la sentenza che diede torto al presidente nerazzurro, alcune banche cinesi sono intenzionate a recuperare 255 milioni di dollari (circa 250 milioni di euro) di prestiti e un’obbligazione inadempiente che le aveva garantite.

Tra le azioni esecutive della sentenza, la richiesta al tribunale di Milano, con istanza depositata lo scorso luglio in sede civile e assegnata alla Sezione specializzata per le Imprese, di annullare il verbale del consiglio di amministrazione del club milanese con il quale si stabilisce che Zhang non riceve compensi per l’incarico.

La prima udienza è stata fissata per oggi davanti al giudice Alima Zama. A tenere le fila per gli istituti cinesi è la China Construction Bank, una quelle quattro grandi banche pubbliche di Pechino, istituto con il quale ha chiuso l’operazione la Great Matrix Ltd, società interamente controllata dallo stesso Zhang. Nel corso del procedimento, come detto, Zhang ha rinnegato l’operazione. In sua difesa ha ribadito che le firme sui documenti di garanzia di rifinanziamento erano contraffatte e di non essere a conoscenza dell’operazione.