Milano, 4 dicembre 2018 - Un'unica mano dietro i due colpi in rapida successione in zona corso Como. E altri rapinatori, forse collegati tra loro, in azione negli stessi minuti nell’area attorno alla Stazione Centrale. È la pista investigativa che emerge dai primi approfondimenti dei carabinieri della Compagnia Duomo, coordinati dal capitano Matteo Martellucci, che stanno indagando sui sei raid di domenica notte, tra le 4.18 e le 5.33. Partiamo dai blitz in via de Tocqueville delle 4.50 e di viale Pasubio delle 5.18: nel primo caso, un 29enne è stato aggredito da tre persone, colpito con un pugno al naso e derubato dello smartphone; nel secondo, un ventenne belga è stato scippato del telefonino da due uomini poi fuggiti.
È molto probabile che sia entrata in azione la stessa banda, a distanza di mezz’ora tra un assalto e l’altro: l’ipotesi è che i balordi si siano appostati nella zona e abbiano atteso la chiusura delle discoteche per prendere di mira le prede più indifese, ragazzi in giro da soli e colti di sorpresa dalla gang violenta. In entrambi gli episodi, i militari intervenuti sul posto hanno controllato immediamente le strade più vicine al luogo dell’agguato, ma le indicazioni delle vittime (che verranno ricontattate a breve dagli investigatori) si sono rivelate poco precise e povere di dettagli utili a ricostruire con esattezza la dinamica e la possibile via di fuga dei malviventi; senza dimenticare la presenza di molti cantieri in zona, che potrebbero essere stati utilizzati dai rapinatori per nascondersi nella fase più calda delle ricerche. In assenza di descrizioni dettagliate (a parte la presenza di una persona che indossava una giacca verde), diventa complicato pure farsi aiutare dalle telecamere di videosorveglianza installate nella zona. Le modalità di azione ricordano comunque i raid che periodicamente vanno in scena in corso Como e dintorni, sempre tra le 4 e le 5 del mattino: i gruppi di rapinatori circondano i malcapitati e li derubano di soldi e cellulare. Una cosa è certa: nei prossimi giorni, i carabinieri daranno un’ulteriore stretta ai controlli nell’area, con servizi mirati in orari precisi; da tempo l’area è monitorata soprattutto nei fine settimana sia dagli uomini dell’Arma che dagli agenti del commissariato Garibaldi-Venezia. Discorso diverso, stando a quanto risulta finora, va fatto per gli altri episodi avvenuti poco lontano. Alle 4.18, in via Pirelli, un 38enne è stato avvicinato e minacciato con un cacciavite puntato alla gola da uno sconosciuto, che lo ha costretto a prelevare 150 euro al bancomat e a consegnargli il portafogli.
Alle 5.17, altro raid in via Ferrante Aporti, a due passi dalla stazione: un 19enne è stato aggredito con un coccio di bottiglia e costretto da due individui a consegnare giubbotto e smartphone. Alle 5.20, terzo assalto in via Gioia: una ragazza di 24 anni, sotto la minaccia di un coltello, ha consegnato a un uomo 50 euro, la carta di credito e il telefonino. Ultimo blitz alle 5.33: vittima un 35enne, bloccato da tre persone e derubato di carta di credito, telefono e portafogli. La possibilità che pure in questi casi (o almeno in alcuni di essi) sia entrato in azione lo stesso gruppo non è da escludere, anche se gli orari molto ravvicinati non sembrano deporre a favore di questa ipotesi.