Più di 700 in lizza per 450 licenze taxi. La corsa degli aspiranti conducenti, senza limiti d’età, è scattata la mattina del 14 marzo, per concludersi dopo un mese e mezzo, alle 18 di martedì 30 aprile. Risultato: più di 700 hanno risposto al bando lanciato dal Comune per rafforzare il parco auto bianche. Ora siamo al passaggio successivo: dopo la valutazione delle candidature, da concludere entro 60 giorni, i candidati, già iscritti nel ruolo alla Camera di Commercio, si sottoporranno al test a risposta multipla su Codice della strada, regolamento del bacino aeroportuale lombardo, lingua inglese e location cittadine più rinomate.
La graduatoria
Chi otterrà 21 punti su 30 sarà idoneo a guidare un’auto bianca e finirà in una graduatoria valida per tre anni: in caso di pari merito, la minore età anagrafica, il numero di figli a carico e un’eventuale esperienza precedente come collaboratore familiare di un altro padroncino serviranno a scalare la graduatoria. Entro i successivi due mesi, il tassista in pectore dovrà versare il prezzo della licenza; e ne saranno dati altri due per presentare la documentazione “comprovante la disponibilità dell’autovettura”.
I nuovi taxi in autunno
A iter completato, il conducente avrà novanta giorni per iniziare il servizio al volante di un’auto bianca. Se tutto andrà secondo programma, la flotta che attualmente conta 4.855 macchine sarà potenziata entro il prossimo autunno, a 22 anni dall’ultima volta. E del resto il fattore tempo è fondamentale in questa storia, se è vero che da anni Comune e utenza lamentano la carenza di veicoli per il trasporto pubblico non di linea, specie in alcuni momenti della giornata (notte) e della settimana (weekend).
Il decreto Asset
La risposta di Palazzo Marino si fonda sul decreto Asset, che l’estate scorsa ha dato la possibilità ai Comuni capoluogo di indire bandi per incrementare fino al 20% il numero di taxi in circolazione. L’amministrazione avrebbe quindi potuto arrivare fino a 971, ma ha scelto di fermarsi a 450 con le licenze e di muovere in un secondo momento la leva delle seconde guide (altre 450, con l’obiettivo realistico di raccogliere un centinaio di adesioni).
Un terzo delle nuove autorizzazioni avrà un costo ridotto rispetto a quello standard di 96.500 euro fissato da Amat e promosso dall’Autorità di regolazione dei Trasporti: chi sceglierà di guidare un veicolo per trasporto disabili (la licenza con queste caratteristiche sarà a vita) dovrà pagare “solo” 77.200 euro (-20%), mentre chi accetterà di coprire per cinque anni i turni più critici sul fronte delle chiamate inevase (picco del 30% nelle notti del weekend) avrà diritto a una decurtazione del 30% (67.550 euro); coloro che soddisferanno entrambe le condizioni verseranno 57.900 euro (-40%). I proventi delle licenze (previsione di 39 milioni) verranno divisi tra i tassisti oggi in attività, che dovrebbero incassare 8mila euro a testa.
Il via libera del Tar
Una decina di giorni fa, il Tar ha respinto la richiesta di sospensiva cautelare presentata da alcune associazioni di categoria e da due radiotaxi, dando il via libera al bando e rimandando la discussione nel merito al prossimo 12 dicembre. Il ricorso si è concentrato proprio sui numeri, mettendo nel mirino sia il prezzo di 96.500 euro sia gli sconti. A metà maggio, i giudici dovranno esprimersi su un ricorso identico presentato da tre tassisti.
L’assessora Censi
"Sono molto soddisfatta della risposta che abbiamo avuto a questo bando – il commento dell'assessora alla Mobilità Arianna Censi –. I numeri ci dicono che sono in tanti che aspirano a questa professione, che, sappiamo, richieste anche sacrifici. Presto a Milano avremo più taxi in servizio e questo ci permetterà di ampliare l'offerta di auto pubbliche in risposta alla domanda che negli ultimi vent'anni è aumentata progressivamente. Un servizio più efficiente contribuirà ad accrescere la domanda e sono certa che questo porterà benefici anche ai taxi attualmente in servizio".