Rfi ricomincia da zero dopo 10 anni per la gestione del bar in stazione ferroviaria che ha avuto lunghi periodi di inattività. Chiuso definitivamente da circa quattro anni, Rfi ha dovuto affrontare un contenzioso legale con il gestore per riprendere possesso dell’area di proprietà dell’ente. Terminato il periodo delle carte bollate, si rimette mano alla gara pubblica per la concessione di quell’esercizio pubblico, da adibire a caffè-ristorante e rivendita tabacchi. Il criterio di selezione per la locazione di 6 anni, rinnovabile per ulteriori 6 anni, sarà quello del prezzo più alto rispetto all’importo base stabilito in 12mila euro. Una storia tutta in salita quella del nuovo bar della stazione, inserito nel progetto per la tangenziale che ha ridisegnato l’area della stazione ferroviaria, con il cambio dell’ingresso per raggiungere i binari. Un cambiamento che ha portato alla demolizione, nel 2021, del vecchio caffè della stazione al servizio dei pendolari sin dalla fine dell’inizio della metà del 1800, dopo l’apertura del tronco ferroviario Milano-Treviglio nel febbraio 1846.
La costruzione del nuovo edificio bar, realizzata dal Comune, è stata terminata nel 2013 e consegnata a Rfi, come stabilito dagli accordi sulla cessione delle aree destinate alla tangenziale a ridosso dei binari del treno. Si è poi dovuto attendere luglio del 2014 per l’assegnazione della gestione. Un’attività commerciale che in dieci anni ha avuto brevi periodi di apertura al pubblico e tanti altri più numerosi con saracinesca abbassata, fino a trasformare quel luogo un regno di vandali e senzatetto. "Auspico - così Mario Cerri assessore al Commercio - si metta fine a questa angosciosa situazione del bar della stazione per offrire, finalmente, un servizio utile ai viaggiatori oltre ad un presidio per la stazione". S.D.