ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Baranzate, città multietnica. Cartelli in quattro lingue per le vittime di violenza

Italiano, cinese, arabo e inglese per i pannelli installati nei luoghi pubblici. Un progetto per ribadire che le donne maltrattate non sono da sole.

Sono stati scelti 13 luoghi di Baranzate, quelli di maggior passaggio, come parchi ingressi delle scuole, il municipio e altri spazi pubblici. L’assessore: «Siamo impegnati con tanti progetti per contrastare questo fenomeno purtroppo molto diffuso»

Sono stati scelti 13 luoghi di Baranzate, quelli di maggior passaggio, come parchi ingressi delle scuole, il municipio e altri spazi pubblici. L’assessore: «Siamo impegnati con tanti progetti per contrastare questo fenomeno purtroppo molto diffuso»

Tredici cartelli segnaletici in quattro lingue, italiano, cinese, arabo e inglese, installati in luoghi pubblici, con il numero 1522 per il sostegno alle vittime di violenza e stalking. Tredici cartelli per sensibilizzare tutta la comunità e per ribadire che le donne maltrattata non sono da sole. È il "Percorso antiviolenza" inaugurato dal Comune di Baranzate per le vie della città.

Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco Luca Elia, l’assessore baranzatese alle Pari opportunità Ionella De Filippis, la consigliera delegata alle pari opportunità di Città Metropolitana, Diana De Marchi, le volontarie del Centro Antiviolenza Hara di Rho e Bollate, Fondazione Comaschi, rappresentanti di enti e associazioni impegnati su questo tema.

"Come abbiamo sempre detto per noi la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne non si ricorda solo il 25 novembre ma tutto l’anno. Siamo impegnati con tanti progetti per contrastare questo fenomeno purtroppo molto diffuso, lo facciamo tutti i giorni con azioni di aiuto, sostegno e sensibilizzazione - dichiara l’assessore De Filippis - nell’ambito della “Camminata rosa per donne e per la pace”, abbiamo inaugurato il Percorso Antiviolenza per le vie della città. Da oggi in poi tutte le donne di Baranzate vittime di violenza, in qualsiasi luogo pubblico si trovino, avranno un punto di riferimento, un numero da chiamare, un operatore a cui riferire, avranno le istituzioni di cui fidarsi. Mai più sole, mai".

E nel comune alle porte di Milano, la città più multietnica d’Italia, con circa 12mila abitanti, di cui più di quattromila di origini straniere, appartenenti a 83 diverse etnie, la segnaletica non poteva che essere di quattro lingue, quelle più parlate dalle donne residenti. Sono stati scelti 13 luoghi, quelli di maggior passaggio, come per esempio parchi, ingressi delle scuole, il municipio e altri spazi pubblici. All’inaugurazione ha partecipato anche Emma, presidente del consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze eletto lo scorso maggio. "Siamo impegnati da anni nelle scuole medie con incontri e progetti di educazione al rispetto, all’affettività e di sensibilizzazione - conclude l’assessore baranzatese - riteniamo importante lavorare e dialogare con i più giovani proprio per contrastare il fenomeno della violenza contro le donne".