REDAZIONE MILANO

Basciano a Fabrizio Corona: “Sono deluso più che arrabbiato”. Dopo la denuncia per stalking di Sophie Codegoni “è venuta fuori la verità”

Il deejay 35enne ospite per oltre un’ora del nuovo format su YouTube “Falsissimo” racconta il suo rapporto con la compagna e i quasi due giorni trascorsi a San Vittore. “Avete provato a uccidermi ma non ci siete riusciti”

Alessandro Basciano e Sophie Codegoni al Festival di Venezia nel 2022. Entrambi vantano oltre un milione di follower

Alessandro Basciano e Sophie Codegoni al Festival di Venezia nel 2022. Entrambi vantano oltre un milione di follower

Milano, 24 novembre 2024 – È un Alessandro Basciano che “non sta bene”, “deluso” più che arrabbiato e che “ammette” errori suoi ma anche dell'ex compagna Sophie Codegoni. Il trentacinquenne dj-influencer parla oggi intervistato, per oltre un'ora e 10 minuti, da Fabrizio Corona durante la prima puntata del suo nuovo format su YouTube “Falsissimo”. Arrestato per stalking nei confronti della ragazza 23enne, anche lei influencer, il dj è stato rilasciato ieri dopo un giorno nel carcere milanese di San Vittore. “Non sto bene anche se all'apparenza mi vedi sereno, sono contento perché alla luce dei reali fatti è uscita parte della verità – ha detto Basciano –. Non mi aspettavo l'arresto, ero in palestra, sono arrivato a casa. Mi hanno detto: “È lei Basciano?”. “Sì”. C'erano quattro carabinieri in auto. Nell'appartamento mi hanno detto che non era una notifica come le altre, avevano un mandato di arresto. Quando mi hanno spiegato che dovevo andare a San Vittore ho replicato: “Non è possibile una cosa del genere, do una testata nel muro, mi portate al Pronto Soccorso”. Più che rabbia ho provato delusione profonda”. 

Un momento dell'intervista rilasciata da Basciano a Corona per il suo programma Youtube
Un momento dell'intervista rilasciata da Basciano a Corona per il suo programma Youtube

"Nessun processo”

"Sia chiaro né io né Alessandro vogliamo fare un processo a Sophie Codegoni, noi non vogliamo condannarla, la riteniamo una bravissima donna”, ha precisato Corona al che Basciano ha annuito: “Eh sì, abbiamo fatto una bambina insieme”. “Ma poi c'è stato un accadimento – ha sottolineato l'influencer –. Io torno da un tour da Grosseto e Napoli e al mio ritorno a Linate le ho regalato una borsa preziosa. Ho deciso di fare questo regalo, non voglio nulla in cambio, a prescindere dal valore dell'oggetto. Era per dare un valore a tutto il male che ci siamo fatti in quest'anno. E le ho detto: “Leggiti quello che ti ho scritto perché per me è fondamentale quello che ti ho scritto”. Le ho scritto una lettera importante, molto bella dove descrivo quello che è stato la nascita del nostro amore e il nostro percorso. Credo che dovessimo perdonarci tante cose, ma ci vuole la maturità e anche il tempo”.

Alessandro Basciano e Sophie Codegoni
Alessandro Basciano e Sophie Codegoni

Il regalo

Proprio il regalo è citato nell'ordine di revoca dell'arresto del Gip in cui si legge, tra l'altro, che dagli screenshot delle chat "traspare una relazione tra i due certamente non caratterizzata da uno stato di paura e/o timore in capo alla Codegoni nei confronti dell'ex compagno; in particolare, sembra poco compatibile con il turbamento e la paura che tipicamente conseguono a una condotta sussumibile nel paradigma dell'articolo 612 bis del Codice penale, l'atteggiamento tenuto dalla Codegoni lo scorso 11 novembre, la quale dopo avere accettato un prezioso dono da parte dell'indagato e una lettera a lei indirizzata, gli esprime commozione e svolge una serie di considerazioni sul loro pregresso rapporto, facendo riferimento anche a “colpe e responsabilità” reciproche”. 

Reazioni sbagliate

Basciano ha anche raccontato, sempre a Corona, delle vicende che hanno portato alla lite con la ex compagna: “Ho avuto una reazione sbagliata, dopo un anno di situazioni ambigue, ma non ho mai dato un pugno a un ragazzo suo amico che era con lei in auto. Ho dato un colpo forte sul parabrezza della vettura e uno sul cofano poi sono andato via. Io non bevo e non mi drogo". 

Prima di essere intervistato da Corona, Basciano uscito dal carcere il giorno dopo il suo arresto, su Instagram – dove può vantare un milione e centomila follower – aveva pubblicato una story: “Avete provato ad uccidermi. Non ci siete riusciti. Adesso dirò tutto senza filtri, senza limiti, solo la verità. Quello che ho subito, quello che ho sopportato, quello che ho tenuto nascosto per rispetto di mia figlia verrà tutto fuori”. 

Alessandro Basciano in un'immagine del suo profilo Instagram
Alessandro Basciano in un'immagine del suo profilo Instagram

"Sono un papà”

''L'ho sempre protetta (Sophie Codegoni, ndr) in quanto mamma della mia bambina. Ho perdonato tutto, sono stato zitto fino ad adesso e mi sono fatto pure il carcere a gratis, ma mi sono rotto'', aveva detto l’influencer e deejay 35enne davanti a San Vittore. In cella, dove ha trascorso quasi 48 ore, ''sono stato bene, perché mi hanno voluto tutti bene''. ''Non avrò pietà di niente'' e ''smentirò tutto dalla A alla Z, tutte le accuse. Farò vedere chi sono io e chi sono le persone che sono dall'altra parte che hanno fatto questa cosa. Se una persona non sa cosa vuole nella vita, non può far passare i guai a un ragazzo come me, che si è fatto il mazzo dalla mattina alla sera per lei, per me e per la famiglia. Io sono un papà e mi sono sempre comportato bene''.

La denuncia di Sophie

Erano stati proprio i racconti della giovane modella, 23 anni con 1,2 milioni di follower sui social, originaria di Riccione, a far partire le indagini coordinate dal pm di Milano Antonio Pansa e dall'aggiunta Letizia Mannella e condotte dai carabinieri. Una ventina di episodi di minacce e molestie pesanti per quasi un anno e mezzo – secondo quanto detto dalla modella ai magistrati –che l’avrebbero costretta a cambiare abitudini di vita per l'ansia e la “perdurante paura di essere costantemente controllata”. Nel provvedimento il gip Anna Magelli, aveva scritto che Sophie Codegoni, come da lei stessa raccontato, “aveva iniziato a non uscire più da sola”, a evitare “ristoranti che l'indagato conosce” o frequentati dai suoi amici e anche “di cenare o intrattenersi con persone di sesso maschile”. Fino a chiedere “di essere riaccompagnata a casa da qualcuno o a comunicare il momento in cui rincasa a qualche amica” o amico.   Una vita “infernale” per cui la ventenne si sarebbe ritrovata danneggiata anche dal punto di vista lavorativo: nel tentativo di sparire dai "radar” di Basciano, Sophie a un certo punto ha addirittura smesso di postare le sue immagini sui social. Senza contare frasi all'ordine del giorno e documentate come “se non torni con me, ti ammazzo come un cane”, “affacciati alla finestra, le paghi tt”, “per me sei morta, mi fai schifo”. Senza contare le intimidazioni in cui lui “disperato” avrebbe manifestato la volontà di uccidersi.