REDAZIONE MILANO

"Basta femminicidi". Tutti in marcia il 27 ottobre

Il 27 ottobre si terrà la quinta camminata della Rete viola contro la violenza sulle donne ad Adda-Martesana, per sensibilizzare e sostenere le vittime. L'obiettivo è combattere femminicidi e soprusi domestici, con l'aiuto di sportelli e progetti educativi.

Il 27 ottobre si terrà la quinta camminata della Rete viola contro la violenza sulle donne ad Adda-Martesana, per sensibilizzare e sostenere le vittime. L'obiettivo è combattere femminicidi e soprusi domestici, con l'aiuto di sportelli e progetti educativi.

Il 27 ottobre si terrà la quinta camminata della Rete viola contro la violenza sulle donne ad Adda-Martesana, per sensibilizzare e sostenere le vittime. L'obiettivo è combattere femminicidi e soprusi domestici, con l'aiuto di sportelli e progetti educativi.

"Fermiamo femminicidi e soprusi fra le pareti domestiche". Fissata la data della quinta camminata della Rete viola contro la violenza sulle donne: il 27 ottobre l’Adda-Martesana marcerà per ricordare le vittime e sostenere mogli e fidanzate vessate, 200 l’anno sul territorio. Dodici nel 2023 sono entrate nel programma di protezione insieme ai loro figli, 15 bambini. La partenza da quattro centri della zona, quest’anno è il turno di Carugate, Liscate, Pozzo e Segrate, nell’ultima edizione per la causa erano scese in campo un esercito di 700 sostenitori. Ancora una volta i cortei si avvieranno sotto la spinta dell’hashtag #nonchiuderegliocchi per dire "basta a una piaga che non conosce tregua". "La manifestazione serve a sensibilizzare – spiega Valentina Francapi, referente della Rete per i 28 Comuni dell’area –. Trasformiamo le persone in sentinelle, capaci di captare le difficoltà e di indirizzare chi subisce ai nostri servizi".

Dal 2018 in più di mille si sono rivolte gli sportelli sparsi sul territorio del network pubblico. Il ritratto della ferocia racconta che nel 74% dei casi c’è stata un’aggressione a pugni e schiaffi, nel 95% pressioni psicologiche, per il 19% invece la brutalità è anche sessuale, per il 13% economica. È contro tutto questo che il territorio lotta, l’obiettivo è fare squadra per cancellare il dolore. Nata sei anni fa, la rete ha uffici che coprono tutta l’area ed è all’opera per rafforzare la collaborazione con la scuola. "Abbiamo alcuni progetti con le superiori e le medie, ma vorremmo cominciare già dalle elementari, sono i più piccoli che assistono alle botte in casa", ancora la coordinatrice. Stesso impegno in azienda, "diverse imprese ci hanno chiesto un intervento di educazione di genere in reparto e in ufficio. Un altro canale importante per noi". In passato la passeggiata antiviolenza si era tenuta in novembre. Gradualmente è stata anticipata per non confonderla con le tante iniziative promosse in occasione del 25 novembre, e perché sia una sorta di apertura di questi appuntamenti. Per le donne ci sono assistenza legale, psicologo e percorsi su misura per lasciarsi tutto alle spalle. Ogni anno si organizza una raccolta fondi per tenere aperti gli sportelli 5 giorni su 7 e per promuovere la Rete: "La campagna scatterà ai primi di ottobre". Ventimila euro la cifra totalizzata l’anno scorso dopo la morte di Giulia Cecchettin.

Barbara Calderola