ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Rho, bavaglini ai bimbi ricoverati in ospedale: il dono delle nonne di Villaggio Amico

Gli ospiti della Rsa di Gerenzano hanno realizzato artigianalmente i bavaglini per i piccoli degenti

laboratorio cucito

Rho, 3 novembre 2021 - Mani sapienti, rugose, a volte tremanti e un grande cuore. C'è tutto questo dietro alla storia che ha come protagonisti le nonne di Villaggio Amico, Residenza sanitaria assistenziale di Gerenzano in provincia di Varese, che partecipano al laboratorio di cucito. Anche quest'anno il loro lavoro è diventato un dono speciale per i bambini. Nelle ultime settimane, infatti, sotto la supervisione dell'equipe educativa, hanno realizzato con tessuti scelti da loro, decine di bavaglini: taglia, cuci, infila l'ago e nei giorni scorsi la gioia della consegna ai piccoli ricoverati nel reparto di Pediatria, Neonatologia e Terapia Sub Intensiva Neonatale dell’ospedale di Rho. Proprio come già avvenuto con i bambini del reparto di Emato-Oncologia Pediatrica dell’Ospedale San Gerardo di Monza ai quali due anni fa la Rsa ha regalato dei teneri coniglietti di stoffa cuciti a mano dalle anziani.

I bavaglini sono stati consegnati da Marina Indino, Direttore generale di Villaggio Amico, al dottor Aldo Bellini, Direttore sanitario dell’Asst Rhodense e al suo staff che quotidianamente cura neonati, anche prematuri. "Il laboratorio di cucito fa parte delle tante attività svolte quotidianamente e molto apprezzate dalle nostri ospiti. Cucire aiuta la concentrazione, stimola la manualità fine assumendo un ruolo riabilitativo e di mantenimento delle capacità residue, oltre ad essere un’attività divertente e rilassante e in alcuni casi permette di riprendere un lavoro svolto da giovani. – ha commentato Indino – Molte ospiti infatti hanno imparato il mestiere di sarta in gioventù, quindi c’è sempre molto entusiasmo quando si inizia un’attività di cucito. In questo caso la gioia è stata ancora più grande perché la possibilità di poter donare una propria creazione ai bambini ricoverati all’ospedale di Rho ha dato loro una grande carica e una fortissima motivazione”.