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La terrazza dei Beatles vista Duomo torna alla città

La terrazza si trova al sesto piano di un palazzo costruito dall'architetto Mengoni nel 1873, chiuso da alcuni anni. Ora avrà una nuova vita con l'arrivo del «The Boston Consulting Group» (Bcg), multinazionale leader mondiale nella consulenza strategica di business

I Beatles alla balaustra della terrazza con vista Duomo prima del concerto del 1965 al Vigorelli

Milano, 8 gennaio 2016 - Tra le icone degli anni Sessanta milanesi ce n’è una che è entrata nella storia della musica: la foto dei Beatles seduti sulla balaustra dell’Hotel Duomo. Dietro John, Paul, George e Ringo, un’altra icona tutta meneghina: la AMARCORD I Beatles alla balaustra della terrazza con vista Duomo prima del concerto del 1965 al VigorelliFUTURISTICA La servery al quinto piano, in materiale ecosostenibileMadonnina e le guglie. Era il 1965, qualche ora prima dei due storici - e unici in città - concerti milanesi. Da allora i Beatles sono diventati immortali, il Domm ha mantenuto il suo fascino, mentre la povera balaustra è caduta nel dimenticatoio. Di recente la terrazza era chiusa al pubblico. Come l’edificio dell’Hotel Duomo (ingresso via Foscolo 1), di proprietà del Gruppo Generali, costruito nel 1873 da Giuseppe Mengoni, nel periodo in cui prendeva forma la sua Galleria Vittorio Emanuele.

A riportare a nuova luce gli interni dello storico palazzo, dopo qualche anno di chiusura, è stato «The Boston Consulting Group» (Bcg), la multinazionale leader mondiale nella consulenza strategica di business, che qui da pochi giorni ha trasferito i propri uffici italiani. Una personalizzazione degli ambienti affidata a due studi importanti: Gensler e Albera Monti e Associati. Investimento a carico di Bcg, 330 dipendenti tra Milano (sede principale) e Roma, con cento assunzioni solo nel 2015. Oltre 6mila metri quadri su 7 piani con 500 mq di terrazze affacciate sul Duomo. Compresa quella del celebre scatto, al sesto piano, e che fa pandan allo spazio contiguo, l’agorà con 200 posti. Al quinto si trova l’avveniristica servery, in materiali ecosostenibili. L’illuminazione è a led. In altre salette una lampada dall’alto restituisce un effetto reale, come di cielo e luce solare.

Al secondo piano un murale firmato da Truly Design, crew di graffiti torinese, stupisce il pubblico e incornicia un altro spazio, creando un contrasto, dalla finestra, con l’antichità del Duomo ma un ideale connubio con il distante Museo del Novecento. Perché la vista qui, a ogni piano è mozzafiato, su piazza Duomo e i suoi monumenti e palazzi.

AMARCORD I Beatles alla balaustra della terrazza con vista Duomo prima del concerto del 1965 al VigorelliFUTURISTICA La servery al quinto piano, in materiale ecosostenibileUn’altra stanza riservata ai consulenti è illustrata da Lorenzo Petrantoni. E altri artisti giovani impreziosiranno le pareti. Salette tutte wireless e wifi. Con una novità: sono prenotabili dai dipendenti tramite app. Il concetto di ufficio diffuso. E a scelta su prenotazione. Una sede «nel cuore di Milano, in quella che probabilmente è una delle soluzioni più prestigiose che il mercato abbia mai offerto negli ultimi anni», ha dichiarato Giuseppe Falco, amministratore delegato di Bcg per Italia, Grecia e Turchia. «Dopo sei anni lasciamo il palazzo di Piazzetta Bossi perché siamo cresciuti e abbiamo bisogno di nuovi spazi - prosegue Falco -. Gli uffici di piazza Duomo sono stati pensati per avere un rapporto diverso con la città e le sue comunità, e con le persone che fanno parte del nostro gruppo». I nuovi uffici si aprono al territorio, ospiteranno consulenti da tutto il mondo, proporranno eventi alle aziende ed esperienze alle business school internazionali e ad università come Bocconi e Politecnico.