MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Milano, due detenuti evasi dal Beccaria: “Hanno scavalcato le recinzioni, fuggiti verso la metropolitana”

Si tratterebbe di due 16enni, un italiano e uno straniero. De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria: “Servono seri provvedimenti, subito un decreto carceri. Il ministro Nordio batta un colpo”

Squadre della Polizia di Stato e agenti della Penitenza nei pressi del carcere minorile Beccaria di Milano

Squadre della Polizia di Stato e agenti della Penitenza nei pressi del carcere minorile Beccaria di Milano

Milano – Due detenuti di 16 anni sono evasi dal carcere minorile Beccaria. Non c'è pace per l'istituto penitenziario di via Calchi Taeggi che è stato teatro di due rivolte nell'ultimo mese. In base a quanto appreso, la doppia fuga risale a questo pomeriggio: i due ragazzi, entrambi detenuti per rapina, uno straniero e un italiano, che erano in un reparto detentivo, sarebbero riusciti a raggiungere la zona del Cpa, lo spazio del Centro di prima accoglienza destinato ai minori in stato di arresto, fermo o accompagnamento fino all'udienza di convalida, e da lì a raggiungere la strada per poi scappare. "Si pensa siano riusciti a raggiungere la stazione della metropolitana. Sono in corso le ricerche da parte della Polizia penitenziaria e delle altre forze dell'ordine" ha detto in una nota Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa polizia penitenziaria. 

"E' di tautologica evidenza che le poche e inconsistenti misure adottate per mettere in sicurezza l'istituto penale per minorenni di Milano non abbiano avuto alcun effetto tangibile – ha detto De Fazio -. Ci chiediamo cos'altro debba accadere nelle prigioni, per adulti e minori, affinché il Governo adotti seri provvedimenti. Oggi l'ennesimo evento disfunzionale che segna il fallimento della gestione carceraria. Tutto ciò, peraltro, a dispetto e sulle spalle degli operatori, sottoposti a carichi di lavoro inenarrabili e, talvolta, chiamati a prestare servizio a Milano da altre città, anche del sud, e persino costretti ad anticipare le spese per i viaggi e il soggiorno". 

Infine una riflessione: "Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, batta un colpo o ne tragga le dirette conseguenze. Serve immediatamente un decreto carceri per mettere in sicurezza il sistema soprattutto con assunzioni straordinarie e accelerate nel Corpo di polizia penitenziaria, cui mancano più di 18mila unità. Parallelamente va riformato l'intero sistema d'esecuzione penale, vanno reingegnerizzati il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, così come va riorganizzato il Corpo di polizia penitenziaria. Ogni giorno che passa la catastrofe aumenta", conclude De Fazio. 

Vibrante la protesta del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. Alfonso Greco, segretario per la Lombardia del SAPPE, ha spiegato: “I due evasi mentre erano all‘aria, al campo piccolo, sono riusciti ad arrivare in un altra ala del carcere per poi arrampicarsi su un palo e da lì sono arrivati all’ingresso principale del Centro per la Giustizia minorile dove hanno scavalcato fulmineamente il cancellone per poi dileguarsi in strada”.  “Ora è fondamentale riacciuffare i due detenuti, ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria della Nazione”, ha aggiunto il sindacalista, che proprio nei giorni scorsi era stato in visita nella struttura detentiva.