MONICA AUTUNNO
Cronaca

Bellinzago e Gessate: dal mare di fango al mare di abbracci. Il grazie ai volontari

Dopo l’alluvione di mercoledì, si lavora anche alla richiesta di risarcimento: attivo il centro di raccolta di segnalazione di danno. E spunta anche un Iban del Comune per la raccolta fondi

Volontari e Protezione civile all'opera a Bellinzago dopo l'alluvione

Bellinzago Lombardo, 20 maggio 2024 – Sventola un tricolore su una delle transenne che chiudono l’asse stradale di Villa Fornaci a Bellinzago Lombardo e Gessate dove, per tutta la giornata di ieri, è proseguita l’operazione svuotamento di cantine, garage, pianterreni via via liberati dal fango. Mentre si continua a lavorare, nei Comuni colpiti dall’alluvione di mercoledì è anche il momento di carte, conti e burocrazia.

In Comune da stamattina il centro di raccolta delle segnalazioni di danno: una sintetica descrizione e poche immagini, da inserire, man mano, nel sistema "Rasda" regionale. Tutto deve essere pronto per quando, e si spera sia questione di poco, sarà dichiarato ufficialmente lo stato di calamità. Nel frattempo trasporto, pulizie e ripristino dei locali costano soldi. Entreranno in campo, dove possibile, le assicurazioni, e il Comune ha aperto un Iban dove raccogliere fondi.

Saranno deliberati a ore i criteri di assegnazione delle somme che si renderanno via via disponibili, "le famiglie in difficoltà sono molte - così il sindaco bellinzaghese Michele Avola - e bisogna stabilire delle assegnazioni trasparenti ed eque".

È rimasto allestito sino a ieri il centro di unità di crisi nella palestra comunale di piazza Giovanni XXIII, cuore pulsante della macchina dell’emergenza per quattro giorni filati, da oggi l’intero apparato dovrebbe essere traslocato al centro operativo comunale in municipio. Ieri la nuova giornata di lavoro dei cittadini e dei volontari, "sempre di più", che hanno raccolto gli appelli e si sono uniti alle squadre di protezione civile, incessantemente all’opera dal pomeriggio della piena e in arrivo da tutta la regione.

Sui social della prima domenica dopo il dramma fioccano, fra tante segnalazioni, anche i "grazie". "Siamo stati sommersi da un mare di fango - scrive una cittadina - che piano piano si è trasformato in un mare di abbracci, sorrisi, vicinanza, mani e braccia pronte a faticare. Di tanti amici e persone sconosciute che hanno fatto tantissimo per chi, come noi, si è trovato in questa situazione".

Un’altra: "Un immenso grazie a tutti: amici, parenti, volontari, protezione civile, vigili del fuoco, elettricisti. E uno speciale ai tanti ragazzi che, senza che nessuno glielo chiedesse, sono arrivati ad aiutarci". Già, i ragazzi. "Tutti giovanissimi, che, anziché andare a divertirsi, erano qui con noi".

Fra le note negative qualche episodio di sciacallaggio, su cui hanno monitorato, nei giorni e nelle notti scorse, i carabinieri. Per oggi di buon’ora sono in programma nuovi interventi dei mezzi di Cem Ambiente e delle squadre tecniche che, gradualmente, stanno restituendo la corrente elettrica alle abitazioni al buio da giorni, dopo la messa in sicurezza degli interrati e la sostituzione di impianti e contatori. Sono molte le famiglie che continuano a dormire fuori casa, da parenti o amici. E otto i cittadini che, impossibilitati al rientro e con bambini, sono ospiti in un residence d’area, a spese del Comune.