
Bellinzago vuole crescere I tre piani attuativi approvati porteranno 600 abitanti in più
di Monica Autunno
Tre piani attuativi approvati, in arrivo case e 600 nuovi residenti, "ma con realizzazione a lotti e spalmata negli anni. Lo sviluppo è e sarà sempre sostenibile". Il semaforo verde alle lottizzazioni, acceso nei giorni scorsi dalla giunta di Angela Comelli ormai prossima alla scadenza, rompe uno standby sul fronte dell’espansione urbanistica che dura a Bellinzago ormai da anni. Nel nome soprattutto della tutela del verde agricolo, fiore all’occhiello del paese della Martesana, che ancora oggi vanta una quota di campi che copre oltre il 70% del territorio. Che un cambiamento fosse nell’aria lo aveva chiaramente spiegato, nei mesi scorsi, la sindaca uscente Angela Comelli. "Non c’è ombra di un meccanismo premiante nei confronti dei Comuni che preservano il territorio. Noi continueremo, comunque, con la tutela, perché è un valore in cui profondamente crediamo. Ma qualche varco va aperto. Anche per evitare al paese il rischio invecchiamento". Le aree individuate sono all’interno del perimetro del centro abitato "quindi non consumano territorio agricolo di pregio". L’assessora all’Urbanistica Barbara Belloni illustra quanto, compatibilmente con il Pgt, è stato deciso. "L’adozione di tre piani attuativi da parte della giunta è un primo passo verso lo sviluppo del territorio bellinzaghese – spiega –. Ma anche la conseguenza di una serie di deliberazioni del consiglio a partire dalla fine del 2020, quando si erano approvate alcune forme di incentivazione economica per il recupero degli edifici esistenti, fino alle delibera del febbraio 2022 che ha stabilito i termini di riduzione degli oneri edilizi. Gli obiettivi sono chiari: nuove abitazioni, anche in edilizia convenzionata, affinché la nostra comunità possa crescere". Le aree di traformazione sono già previste dal piano di governo del territorio in essere. Circa 80mila metri quadrati la superficie interessata, in arrivo alloggi per circa 600 abitanti. Un occhio allo sviluppo demografico: i dati sul calo preoccupano, la possibilità di attrarre giovani coppie e nuove famiglie un obiettivo. La realizzazione delle palazzine non sarà in contemporanea. "Si procederà per stralci funzionali, in modo graduale e spalmato su almeno 10 anni. Un periodo lungo per rendere questo insediamento sostenibile, sia per il territorio che per le risorse comunali".