Soldi della Lega per spese di famiglia: salvi Umberto e Renzo Bossi, condannato Belsito

Il partito aveva presentato querela solamente nei confronti dell'ex tesoriere: "Io rimasto col cerino in mano"

Francesco Belsito in tribunale

Francesco Belsito in tribunale

Milano, 23 gennaio 2019 - La Corte d'Appello di Milano ha disposto il non luogo a procedere per Umberto Bossi e il figlio Renzo, imputati per appropriazione indebita con l'ex tesoriere Francesco Belsito. Per quest'ultimo ha rideterminato la condanna a un anno e 8 mesi e 750 euro di multa pena sospesa. La Lega aveva presentato querela nei confronti di Belsito ma non dei Bossi.

"Sono rimasto con il cerino in mano. Io pago lo scotto di essere stato il tesoriere che ha eseguito determinati ordini. In questo caso paga l'esecutore ma non il mandante. Speriamo che la Cassazione faccia chiarezza". Sono le parole a caldo di Francesco Belsito., il quale si è visto alleggerire la condanna inflitta in primo grado per via dell'assoluzione e della prescrizione di una cinquantina di capi di imputazione.