
Il luogo in cui l'uomo ha sparato al figlio. A fianco, lo stesso Benedetto Ceraulo, che fu condannato per l'omicidio Gucci
Santa Maria a Monte (Pisa), 22 aprile 2025 – E' l'esecutore materiale dell'omicidio di Maurizio Gucci, che fu a Milano nel 1995, l'uomo che ha tentato di uccidere il figlio nel Pisano, sparandogli al volto con una pistola di piccolo calibro al culmine di una lite familiare, prima di rivolgere l'arma contro se stesso e ferirsi in modo gravissimo. Lo si apprende da ambiente investigativi.
Benedetto Ceraulo, 63 anni, di Caltanissetta, si era trasferito, stando a quanto appreso, da un paio d'anni in una casa di campagna a Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa. Vive da solo in un'abitazione presa in affitto. Per le festività pasquali, è stato raggiunto dal figlio di 37 anni, Gaetano.

I due hanno trascorso alcuni giorni insieme. Nella mattina di martedì 22 aprile è accaduto qualcosa. C’è stata una lite. Da capire cosa sia accaduto. Sono i carabinieri adesso a ricostruire la dinamica di una mattinata da incubo nella villetta. Il padre avrebbe sparato al volto del figlio nel giardino di casa, prendendolo di striscio.
Il 37enne è riuscito a fuggire, raggiungendo poi un bar vicino dove ha chiesto aiuto. Il padre invece ha rivolto l’arma contro di sé e ha fatto fuoco. Un colpo alla testa. Le sue condizioni, ai primi soccorritori, sono apparse subito gravissime. Ed è stato portato all’ospedale di Cisanello a Pisa. Il figlio invece, ferito in maniera meno grave, è stato trasportato all’ospedale di Pontedera. Le sue condizioni non sono gravi.
L’omicidio di Maurizio Gucci avvenne il 27 marzo del 1995 a Milano. Accadde in una delle sedi della casa di moda, in via Palestro. Fu freddato con quattro colpi di pistola. Un caso che sconvolse il mondo della moda. Per quell’omicidio il processo accertò che a sparare, in funzione di sicario, fu appunto Benedetto Ceraulo. Fu condannata l’ex moglie, Patrizia Reggiani, come mandante, ma anche l’amica e confidente della donna, Pina Auriemma, per concorso in omicidio.